Pozzuolo del Friuli, 10 apr - Studi ed indagini scientifiche
hanno confermato alla Regione che la realizzazione della
Tangenziale Sud di Udine, in particolare nell'ambito di quel
secondo lotto che insisterà soprattutto sul territorio di
Pozzuolo del Friuli, comporterà uno sgravio complessivo del
traffico (pesante e leggero) del 50 per cento sugli assi
rappresentati dalla strada regionale 353 "della Bassa Friulana",
sulla statale "Pontebbana" e sulla provinciale 89.
Lo ha ribadito oggi l'assessore regionale alla Viabilità e
Trasporti Riccardo Riccardi incontrando nella sede municipale di
Pozzuolo il sindaco Nicola Turello, la Giunta comunale e la
compagine consiliare che regge la locale maggioranza.
"L'Amministrazione del Friuli Venezia Giulia - ha sottolineato
Riccardi, ravvisando una sorta di "pregiudizio" allo sviluppo di
questa direttrice - crede in questa infrastruttura ma non è
disposta a 'passare sopra' alle istanze dei Comuni interessati ed
alle giuste esigenze delle comunità locali attraversate: per
questo motivo - ha affermato - siamo pronti ad un confronto
chiaro con le realtà del territorio per ricercare, assieme, una
larga condivisione alla costruzione di quest'opera".
"Certo - ha aggiunto l'assessore Riccardi, accompagnato dal
presidente e dal direttore generale di FVG Strade, Paolo Polli ed
Oriano Turello - sappiamo tutti benissimo, primi cittadini in
testa, che il percorso per avviare questo secondo lotto della
Tangenziale Sud non appare né semplice né breve, trattandosi di
un'operazione complessa ed articolata. A questo punto, di fronte
ad un'opera che era stata abbozzata addirittura agli inizi degli
Anni '70, dalla Provincia di Udine, sarebbe già un primo
significativo risultato sbloccare la parte procedimentale
nell'arco dei prossimi 2/3 anni".
Nel corso dell'incontro il progettista dell'infrastruttura,
l'ing.Edoardo Pella, ha illustrato i nuovi contenuti tecnici del
secondo lotto maturati a gennaio di quest'anno, anche dopo il
benestare giunto dalla Soprintendenza dei beni culturali al
contatto tra l'arteria e l'area vincolata di Villa
Savorgnan-Moro.
La nuova strada, con una larghezza di 10,5 metri, sarà capace di
sopportare un traffico di 2 mila mezzi all'ora, mentre gli studi
sul traffico formulati dai tecnici "parlano" di una proiezione al
2025 pari a 700/750 veicoli l'ora. Ci saranno poi due viadotti,
rispettivamente di 380 e 260 metri, nell'area golenale del
torrente Cormor, mentre saranno applicati tutti i requisiti
tecnici indispensabili per filtrare le acque piovane sporche
derivanti dalla carreggiata, per ripristinare o compensare le
caratteristiche ambientali tipiche dei cosiddetti "prati stabili"
presenti nell'area e per mitigare i rumori, con l'adozione di
asfalti e barriere fonoassorbenti, nonché per salvaguardare
l'esistente reticolo viario campestre.
ARC/RM