Trieste, 1 apr - Trend positivo per la vendita in febbraio dei
voucher di lavoro accessorio.
Lo conferma l'assessore regionale al Lavoro, Università e
Ricerca, Alessia Rosolen, osservando che il risultato è dovuto
soprattutto all'effetto traino di commercio e turismo ed
all'incremento dell'uso di questo strumento nel lavoro domestico.
Nel complesso, a febbraio sono stati venduti 23.487 voucher, pari
al 44,1 per cento dei 53.251 utilizzati nei primi mesi dell'anno
in prevalenza da commercio e turismo, che registrano il 71,9 per
cento del totale seguiti dall'agricoltura, con 12.684 unità (23,8
per cento) e dal lavoro domestico, con 2.291 voucher (4,3% per
cento) venduti.
A livello provinciale è in testa Udine con 30.361 voucher venduti
(57 per cento). Pordenone è al secondo posto, con 11.165 voucher
venduti (21 per cento). Distanziate seguono Gorizia, con 7.491
voucher (14 per cento) e Trieste, con 4.234 voucher
(corrispondente 8 per cento).
"A questo punto è interessante il raffronto con gli anni
precedenti" nota l'assessore, osservando il progressivo ma forte
incremento dell'uso di questo strumento nei diversi settori.
Nel 2008 (la sperimentazione relativa ai voucher era stata
avviata nell'agosto di quell'anno) erano stati venduti 53.272
voucher, di cui 38.268 nel solo mese di settembre, mentre nel
2009 i voucher utilizzati sono stati 241.033.
Dal 2008 a febbraio 2010, i voucher venduti sono stati 347.556 di
cui il 62,3 per cento nella provincia di Udine, il 16,6 per cento
in quella di Gorizia, il 14,2 per cento a Pordenone ed il 6,5 per
cento a Trieste.
I mesi di maggiore vendita sono stati settembre e ottobre 2009,
rispettivamente con 48.073 e 45.293 voucher.
ARC/LVZ