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31.10.2014 19:46

SOCIALE: SERRACCHIANI, NON CI SIAMO DIMENTICATI DI ESSERE UNA COMUNITÀ

"Da molti anni stiamo vivendo in prima linea l'emergenza della crisi, che è soprattutto emergenza del lavoro. Essere una comunità significa che dobbiamo pensare a tutti, che non dobbiamo lasciare indietro nessuno". "La Villa Santa Maria della Pace di Medea ci dice che siamo una comunità forte, che ha in sé le energie per superare la crisi".

Medea (GO), 31 ott - "Una struttura come questa conferma che non ci siamo dimenticati di essere una comunità". Lo ha detto la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani inaugurando oggi la Sala Polifunzionale allestita nel nuovo residence per persone con autismo annesso alla "Villa Santa Maria della Pace" di Medea (GO), Centro gestito dai religiosi dell'Ordine della Santissima Trinità che si occupa da molti anni dell'assistenza di persone disabili.

Il residence e la Sala sono stati realizzati grazie all'intervento della Regione Friuli Venezia Giulia, che da sempre - come è stato ricordato - sostiene il Centro di eccellenza di Medea. In particolare, la Sala Polifunzionale ha richiesto un investimento di 400.000,00 euro, di cui 300.000,00 messi a disposizione dalla Regione (legge sull'aggregazione giovanile) e il resto dall'Ordine Trinitario.

"Da molti anni - ha detto la presidente - stiamo vivendo in prima linea l'emergenza della crisi, che è soprattutto emergenza del lavoro. Essere una comunità significa che dobbiamo pensare a tutti, che non dobbiamo lasciare indietro nessuno. E una struttura come questa dimostra che non ci siamo dimenticati di essere una comunità: questo Centro ci dice che siamo una comunità forte, che ha in sé le energie per superare la crisi".

Assieme alla presidente Serracchiani, erano presenti all'inaugurazione l'arcivescovo di Gorizia Carlo Maria Redaelli, il provinciale dell'Ordine Trinitario padre Gino Buccarello con il direttore del Centro padre Pietro Lorusso, il sindaco di Medea Igor Godeas assieme a numerosi amministratori regionali e locali dell'Isontino. L'arcivescovo Redaelli ha parlato del Centro di Medea come di "una cosa bella, un luogo di dignità e di attenzione per la persona, dunque un segno e una luce di speranza".

La realizzazione della Sala Polifunzionale, uno spazio concepito per attività sociali e culturali rivolte sia agli ospiti della "Villa" che al territorio, è stata in particolare promossa dall'associazione "Il Cerchio" di Medea, nata nel 2001 per contribuire, attraverso iniziative culturali e artistiche, alla socializzazione, all'integrazione e al miglioramento della qualità della vita delle persone con disabilità.

L'associazione da anni è attiva con iniziative nei settori del teatro, della danza e della poesia. Nell'occasione della cerimonia inaugurale è stato organizzato lo spettacolo "Mosaico di stelle", una serata di danza, poesia e musica con la partecipazione di numerosi gruppi e artisti dell'Isontino.

ARC/PF