Scuola in ospedale: Riccardi e Rosolen, Fvg modello a livello italiano
Trieste, 14 nov - "La scelta del Friuli Venezia Giulia, e di
Trieste in particolare, quale sede del convegno nazionale
dedicato ai temi della scuola in ospedale e dell'istruzione
domiciliare, dimostra quanto la nostra legge per l'istruzione,
approvata lo scorso febbraio, rappresenti un modello da seguire a
livello italiano ma anche come si stia lavorando per creare una
diversa cultura del concetto di salute, con una continuità che
prende tutta la vita della persona. Su questi temi stiamo
portando avanti un percorso di carattere sociale, educativo, di
formazione e di prospettiva all'insegna dell'inclusività e
dell'innovazione".
Questo il commento del vicegovernatore con delega alla Salute
Riccardo Riccardi e dell'assessore alla Formazione e alla
Famiglia, Alessia Rosolen, a margine della presentazione del
meeting sulla Scuola in ospedale (Sio) e l'Istruzione domiciliare
(Id), organizzato dalla Regione Fvg e dall'Ufficio scolastico
regionale a Trieste il prossimo venerdì 22 novembre e che ha già
registrato il tutto esaurito. Obiettivo dell'iniziativa far
conoscere e illustrare gli indirizzi su questi temi emanati dal
Miur e le linee guida volute dalla Regione per ampliare
ulteriormente il servizio offerto agli alunni ospedalizzati.
"È determinante - ha aggiunto Riccardi - fare in modo che ogni
cittadino, qualsiasi età egli abbia, possa mantenere i suoi
legami con la vita normale continuando le sue quotidiane attività
anche in situazione di malattia. Stiamo lavorando per fare in
modo che si radichi una nuova cultura della salute, inclusiva e
basata sulla qualità delle relazioni".
"Semplicemente - ha aggiunto Rosolen - stiamo sanando un deficit
accumulato nel passato, una mancanza di attenzione verso i
bambini e gli adolescenti meno fortunati, con interventi precisi
non solo a sostegno dell'Ufficio scolastico regionale
nell'organizzazione delle attività scolastiche, all'interno degli
ospedali e in tutti i reparti pediatrici della nostra regione, ma
anche con l'estensione dei percorsi educativi e formativi
dedicati ai piccoli in età prescolare".
"Ringrazio la Direzione regionale Istruzione e l'Ufficio
scolastico regionale per la capacità dimostrata sia
nell'organizzazione dei servizi a disposizione dei ragazzi sia
del convegno del 22 novembre. Tutto il lavoro realizzato finora
rappresenta un dato di civiltà ed è - ha sottolineato l'assessore
Rosolen - un altro dei motivi importanti per cui il Friuli
Venezia Giulia merita di proseguire nel suo percorso di
regionalizzazione dell'istruzione".
"Purtroppo il percorso di regionalizzazione che noi abbiamo
iniziato ha subito una battuta d'arresto con il cambio della
compagine governativa. Non sono stati ancora nominati, infatti, i
nuovi membri della Commissione paritetica e non arrivano le
risposte che stiamo attendendo da parte del Miur. Questo è un
danno per tutta la comunità regionale che - ha ricordato
l'assessore - è a supporto e al servizio della scuola e dei
giovani nei loro percorsi educativi e formativi con un
investimento complessivo per il 2019 di ben 25 milioni di euro".
"Non vogliamo sostituirci in alcun modo a quelle che sono le
competenze statali - ha affermato inoltre Rosolen -, ma vogliamo
dimostrare che ci sono tutta una serie di ambiti - come quello
della scuola in ospedale - sui quali siamo in grado di
intervenire in maniera importante e prioritaria".
Nel dettaglio, i servizi integrati dalla Regione Fvg - che
prevedono uno stanziamento di 80 mila euro che vanno ad
aggiungersi ai 40 mila euro che arrivano dallo Stato -
riguardano la predisposizione del servizio di istruzione
domiciliare per la scuola dell'infanzia; l'assegnazione di ore
aggiuntive di insegnamento per alunni che rientrano a scuola dopo
una lunga assenza per malattia; l'integrazione - rispetto ai
fondi del Miur - di ore aggiuntive di insegnamento per le
discipline mancanti presso la Scuola in ospedale; la possibilità
di fare convenzioni con associazioni ed esperti; l'individuazione
e la formazione dei docenti che fungeranno da presidi sul
territorio per gli ospedali con pediatria che non hanno la Sio;
la formazione specifica di docenti e dirigenti scolastici su
queste tematiche; la predisposizione di materiali informativi da
condividere dedicati alle buone pratiche.
Al convegno del 22 novembre è prevista la partecipazione anche di
esperti di fama nazionale come quella di Momcilo Jankovic, famoso
per essere definito il Dottor Sorriso, che racconterà della sua
vita spesa al fianco di ragazzi nella lotta contro la leucemia e
quella della psicologa Giovanna Perricone che illustrerà
l'importanza del supporto psicologico per accompagnare i ragazzi
nel loro percorso durante la malattia.
ARC/RT/ep
Scuola in ospedale: Rosolen, Fvg modello a livello italiano
Da sinistra Giovanna Berizzi, il direttore dell'Ufficio scolastico regionale Patrizia Pavatti, l'assessore regionale Alessia Rosolen e il dirigente scolastico del Dante Alighieri di Trieste Fabia Dell'Antonia alla presentazione del convegno su Scuola in ospedale e Istruzione domiciliare in programma a Trieste venerdì 22 novembre.
Foto ARC Montenero
Header
contenuto
Attenzione!
Il sito è ottimizzato per le versioni recenti dei browser più utilizzati.