Sanità: Riccardi, rimozione taglio 1% valga per tutte le Regioni
Trieste, 22 giu - "Se il decreto Calabria genererà effetti
diversi fra le Regioni a Statuto ordinario e le speciali, è
chiaro che per noi sarà inaccettabile. Considero infatti
improponibile la coesistenza di due regimi che differenzino le
ordinarie, che non sarebbero più soggette al vincolo del
contenimento dell'1 per cento del costo del personale sanitario,
dalle Regioni a statuto speciale come il Friuli Venezia Giulia
che, invece, dovrebbero continuare ad applicarlo."
Lo dichiara il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo
Riccardi, a commento dell'approvazione della norma da parte del
Senato.
"Mi auguro non sia così - continua Riccardi - perché, al
contrario, credo che ci troveremmo obbligati ad impugnare una
norma che ci penalizza, determinando una disparità tra le
Regioni. Un fatto ancora più grave nei confronti di chi, come il
Friuli Venezia Giulia, copre le spese sanitarie con il proprio
bilancio."
"La mia opinione non cambia - prosegue il vicegovernatore - e
condivido pertanto la posizione di chi sostiene che non ci possa
essere il taglio dell'1 per cento. Ricordo inoltre che le Aziende
Sanitarie del Friuli Venezia Giulia hanno raggiunto il pareggio
di bilancio e che non devono pertanto essere soggette a
penalizzazioni di sorta."
La portata della norma è in fase di verifica e, come annuncia lo
stesso vicegovernatore, "un incontro con le organizzazioni
sindacali è già fissato per la prossima settimana".
ARC/DFD
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