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11.12.2014 14:11

IMMIGRAZIONE: TORRENTI FIRMA IL PROTOCOLLO PER L'INTEGRAZIONE DEI RIFUGIATI A NIMIS

Nimis, 11 dic - "Un'iniziativa importante che coinvolge tutte le istituzioni e i gestori dell'accoglienza per accelerare l'integrazione dei rifugiati e garantire a loro maggiori certezze e prospettive: vorremmo che simili progetti trovassero attuazione anche in altri territori del Friuli Venezia Giulia che ospitano gli immigrati richiedenti asilo".

Così oggi a Nimis (UD) l'assessore regionale alla Solidarietà Gianni Torrenti ha commentato la firma del Protocollo d'intesa - tra Prefettura di Udine, Regione FVG, Comune di Nimis e Associazione Centro Caritas Arcidiocesi di Udine Onlus - per lo svolgimento delle attività di volontariato da parte dei migranti richiedenti asilo che sono ospiti nelle strutture d'accoglienza a Nimis.

Il progetto - che risponde alle direttive del Ministero dell'Interno - consentirà di valorizzare, con percorsi condivisi, esperienze ed azioni di partecipazione volontaria e solidaristica con l'intento di rafforzare i processi di socializzazione e di responsabile formazione alla cultura dei valori civili.

I trenta rifugiati, che sono stati accolti due mesi fa a Nimis, potranno così dare un senso alla loro permanenza in Friuli ed essere utili alla comunità che li ospita attraverso lavori di giardinaggio e manutenzione di vario tipo. Oltre alla formazione, l'iniziativa prevede anche lo svolgimento delle attività riguardanti la reciproca conoscenza: i rifugiati apprenderanno quindi "le basi e i principi" della società friulana e la popolazione locale i costumi e la storia dei Paesi dai quali i migranti provengono.

Nel ricordare come le situazioni internazionali di criticità inizialmente hanno colta impreparata l'Italia in merito agli arrivi dei rifugiati, l'assessore Torrenti ha evidenziato l'importanza del progetto avviato a Nimis "poichè riguarda - ha spiegato - la prima fase di accoglienza, quando i rifugiati sono in attesa della risposta per l'asilo, che è la più 'delicata' così per gli ospiti quanto per i residenti". Nello specifico, l'intervento della Regione garantisce la copertura assicurativa relativa alla sicurezza degli immigrati.

All'incontro, al quale ha presenziato anche il questore di Udine Claudio Cracovia, è stato valutato che il progetto deve rappresentare un motivo d'orgoglio per la comunità accogliente, capace quindi di offrire aiuto a chi è costretto ad abbandonare la propria terra in cerca di una prospettiva di vita soddisfacente.

La vicinanza alla situazione vissuta dai rifugiati, ha spiegato il sindaco di Nimis Walter Tosolini, "deriva dalla storia della cittadina friulana che in seguito agli eventi bellici e al terremoto ha visto emigrare molti dei suoi abitanti".

Mentre il prefetto di Udine Provvidenza Delfina Raimondo ha commentato la firma del Protocollo "come messaggio di grande significato e dimostrazione di sensibilità" che tutto il Paese dovrebbe coltivare, il direttore dell'Associazione Centro Caritas Arcidiocesi di Udine Onlus Luigi Gloazzo ha spronato le Amministrazioni locali a trasformare "il problema" degli immigrati "in risorsa" e a fare qualcosa di concreto per loro: "Il futuro dell'accoglienza - ha detto - dipende dall'integrazione e dalla promozione sociale".

ARC/MCH