La presidente ha evidenziato la necessità di far nascere "impegni collettivi" non solo per ricordare padre Turoldo nel 2016 "ma per portare la sua storia, la sua cultura e la sua capacità di rappresentare il territorio anche oltre il centenario della sua nascita".
Coderno di Sedegliano (UD), 23 apr - Creare un Centro Studi a Coderno di Sedegliano per conservare il patrimonio e approfondire il pensiero e i valori nei quali si riconosceva padre David Maria Turoldo: è questa la proposta emersa e condivisa dalla presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani nell'ambito della sua visita odierna alla casa nella quale ha vissuto padre Turoldo.
All'incontro con don Nicolino Borgo e l'Associazione culturale "Le Colone", che da quattro anni sta preparando un progetto per commemorare nel 2016 il centenario di nascita di padre Turoldo, è stata illustrata alla presidente della Regione la vivace e interessante attività svolta nella casa "Il Ridotto".
La presidente della Regione, accompagnata dai consiglieri regionali Cristiano Shaurli e Giovanni Barillari, ha evidenziato la necessità di far nascere "impegni collettivi" non solo per ricordare padre Turoldo il prossimo anno "ma anche per portare - ha spiegato - la sua storia, la sua cultura e la sua capacità di rappresentare il territorio, oltre i cento anni".
"C'è molto interesse, anche fuori dalla nostra regione, per gli studi turoldiani - ha aggiunto la presidente - e soprattutto si presenta una grande opportunità: quella di traghettare la nostra storia in un futuro, che è sempre più necessario sia rappresentato da valori e tradizioni forti come quelle di padre Turoldo".
La Regione, è stato sottolineato, intende approvare una specifica normativa che dia riconoscimento al centenario e crei le necessarie opportunità di collaborazione tra le associazioni e gli enti coinvolti per organizzare gli eventi. La struttura visitata ha all'interno un teatro ridotto, una fornita biblioteca, diverse sale studio e per mostre, la cucina e stanze per gli ospiti che vogliono conoscere da vicino le opere di Turoldo.
Don Borgo ha accompagnato la presidente Serracchiani anche nel retrostante parco, nel quale sono stati posizionati i menhir (megaliti) in pietra piasentina e dove sono stati realizzati i mosaici raffiguranti i messaggi di padre Turoldo. Le piante, le viti, i gelsi e il muro costruito con i "materiali poveri", gli unici fino a qualche decennio fa utilizzati nella campagna friulana, caratterizzano il luogo nel segno "dell'integrazione tra la ricerca delle radici e l'apertura verso l'altro".
Nonostante su padre Turoldo siano state scritte 22 tesi di laurea, le sue opere non sono ancora del tutto conosciute. Esprimendo apprezzamento per la cura della bellezza e le iniziative svolte nel centro culturale, la presidente Serracchiani ha evidenziato la necessità di riflettere sull'importanza dei segni nella società: se spariscono, è stato detto, sparisce la civiltà.
ARC/MCH