Udine, 21 mag - "Per sostenere le imprese nell'affrontare
l'emergenza la Regione metterà in campo con varie misure quasi 50
milioni di euro a fondo perduto, che si aggiungono alle azioni
per l'accesso al credito, sul sistema delle garanzie, sul
sostegno alla liquidità e per la defiscalizzazione. Un impegno
enorme che non si ferma all'emergenza ma che dovrà proseguire con
la fase della ripartenza".
L'assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio
Bini, ha delineato così il percorso che la Regione ha messo in
atto per il contrasto alla crisi economica, nell'intervento con
cui ha aperto l'evento online "Misure straordinarie per l'accesso
al credito delle imprese" promosso dall'Agenzia Lavoro &
SviluppoImpresa.
"Il momento è molto critico - ha ribadito Bini - non è in gioco
solo la tenuta del tessuto economico, ma lo stesso bilancio della
Regione che dovrà fare i conti con minori entrate, ma anche con
un cambio nel modo di fare impresa. I paradigmi finora validi già
domani non lo saranno più e dovremo affrontare un lungo periodo
di incertezza".
Alla platea di oltre cento operatori collegati in
videoconferenza, Bini ha rimarcato le azioni messe in campo
finora dall'amministrazione regionale, a partire dalla revisione
del disegno di legge SviluppoImpresa, che sarà attualizzato alla
luce dei nuovi scenari imposti dal Covid-19. "Il 5 giugno - ha
ricordato l'assessore - porteremo in Aula un nuovo ddl, che avrà
al centro temi quali la semplificazione, l'utilizzo dei fondi
europei per l'innovazione, per l'adeguamento anti-Covid, un nuovo
ruolo dell'intero sistema bancario".
"La Regione - ha detto Bini - si inserirà in modo complementare
nei provvedimenti del Governo, così come nelle nuove linee
d'azione della programmazione comunitaria 21-27".
"Nel frattempo abbiamo fatto due leggi per dare ristoro immediato
alle aziende del territorio, agendo sull'accesso al credito e
sugli aiuti a fondo perduto, che, se includiamo anche i 22
milioni, 11 della Regione e 11 dei Comuni, per l'azzeramento di
Cosap, Tosap e Tari, porta ad un pacchetto di oltre 50 milioni di
euro".
La platea interessata dai provvedimenti, secondo le stime
regionali, sarà vastissima ed includerà sia chi ha patito
interamente il lockdown sia chi si è visto decurtare il valore
della produzione, in particolare tra le piccole attività.
A ciò, come ha ricordato ancora l'assessore, si aggiunge la
sospensione del pagamento delle rate sui fondi di rotazione, che
ha lasciato 172 milioni nelle casse delle imprese; 9,5 milioni
sono giunti in forma di garanzia dai Confidi regionali, mentre 25
milioni sono stati attivati tramite Mediocredito per il
finanziamento a tasso agevolato sulle sezioni anticrisi.
"Abbiamo infine agito sulla semplificazione delle procedure,
favorendo il ricorso all'autocertificazione, che sarà uno dei
temi centrali anche nei prossimi provvedimenti" ha concluso
l'assessore.
Moderato dalla direttrice di Agenzia Lavoro & SviluppoImpresa,
Lydia Alessio-Vernì, l'evento è proseguito con il confronto tra
gli ospiti Lorenzo Sirch, presidente Commissione regionale Friuli
Venezia Giulia di ABI - Associazione Bancaria Italiana e Diego
Angelini, della Direzione centrale Attività produttive che hanno
svolto un focus tecnico sull'accesso al credito delle imprese.
ARC/SSA/ep
L'assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, durante l'evento online "Misure straordinarie per l'accesso al credito delle imprese" promosso dall'Agenzia Lavoro & SviluppoImpresa.
Foto ARC