Colloredo di Monte Albano, 21 mar - La Comunità collinare del
Friuli rappresenta un ottimo esempio di positiva collaborazione
tra amministrazioni locali, proprio perché è fondata sulla
cooperazione volontaria. Un successo che rappresenta l'ennesima
prova di come unioni e collaborazioni imposte d'imperio non
possano funzionare. La Regione sta lavorando per far sì che la
riforma degli enti locali tenga in considerazione le esperienze
maturate e le sfrutti a vantaggio dei cittadini.
Lo ha detto a Colloredo di Monte Albano l'assessore regionale
alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, durante l'assemblea di
ieri sera del Consorzio Comunità collinare del Friuli, alla quale
sono associati i Comuni di Buja, Colloredo di Monte Albano,
Coseano, Dignano, Fagagna, Flaibano, Forgaria nel Friuli, Majano,
Moruzzo, Osoppo, Ragogna, Rive D'Arcano, San Daniele del Friuli,
San Vito di Fagagna e Treppo Grande.
Nel corso della riunione, l'assessore ha illustrato i principi
alla base del prossimo riassetto degli enti locali regionali e si
è confrontato con i sindaci aderenti al Consorzio, che hanno
espresso la volontà di salvaguardare la positiva esperienza della
Comunità collinare.
In merito, Roberti ha confermato che la Regione è aperta al
dialogo con i primi cittadini ed è disponibile a recepire
qualsiasi suggerimento costruttivo, perché l'unico modo per
raggiungere risultati che portino effettivamente vantaggi ai
cittadini è lavorare insieme. In primo luogo dobbiamo rimarginare
le ferite provocate dalla riforma delle Uti, la quale ha creato
profonde spaccature anche tra amministrazioni che in precedenza
aveva sempre collaborato in modo ottimale e le passate tensioni
all'interno del Consorzio ne sono la prova.
L'assessore ha quindi rimarcato la volontà di individuare nuovi
modelli organizzativi che producano convenienze reali per le
amministrazioni locali, l'adesione ai quali sarà su base
volontaria. È, però, necessario individuare con precisione la
veste giuridica che definirà il nuovo ente intermedio anche sulla
base delle norme nazionali per patrimonio e personale.
ARC/MA/dfd
L'assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, e i sindaci aderenti al Consorzio Comunità collinare del Friuli
Foto Arc Assandri