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18.05.2016 10:26

RICERCA: PROSPETTIVE DI COLLABORAZIONE TRA FVG E MIT BOSTON

Boston, 18 maggio - Possibili nuove prospettive di collaborazione tra il prestigioso Massachusetts Institute of Technology / MIT di Boston e il sistema accademico e di ricerca del Friuli Venezia Giulia sono emerse nel corso dell'ultima tappa della missione economico-istituzionale negli Stati Uniti guidata dalla presidente della Regione Debora Serracchiani.

Accompagnata dal console generale a Boston Nicola De Santis, la presidente è stata accolta da Serenella Sferza, coordinatrice del MIT Italy - programma che ha come finalità l'integrazione tra l'Istituto e l'Italia - che ha illustrato filosofia, struttura e opportunità di quella che è considerata una delle più importanti Università di ricerca del mondo, fondata dal geologo William Barton Rogers nel 1861 e oggi sviluppata in cinque scuole e 32 dipartimenti con strutture di alta specializzazione tra cui cinque acceleratori di alta energia, un reattore nucleare e più di 70 programmi interdisciplinari e laboratori.

Un'Università privata che si dedica sostanzialmente alla scienza (l'80% si laurea in ingegneria) con un motto - Mens et Manus - che la dice tutta sul metodo didattico fortemente applicativo e che punta al problem solving: si dice che nessuno si laurei al MIT senza aver risolto tra i 5.000 e i 10.000 problemi.

Sferza, origini triestine per parte di padre e cavaliere dell'Ordine della Stella conferita dal Presidente della Repubblica per la promozione del prestigio nazionale all'estero, ha ricordato come Italia e MIT, condividono oltre all'anno di nascita anche la passione per l'innovazione attraverso una rigorosa ricerca dell'ingegno e della creatività.

"Più di 50 studenti ogni anno ottengono contratti di ricerca o stage  di insegnamento in Italia attraverso il programma MIT Italy, che già collabora con i Politecnici di Milano e di Torino e con l'Università di Pisa", ha spiegato Sferza, soffermandosi in particolare sul programma Teaching Internships che invia in Italia docenti del MIT - l'anno scorso anche nelle scuole del Friuli Venezia Giulia, tra gli altri al Liceo Grigoletti e all'Istituto Kennedy - a insegnare in inglese materie scientifiche e che è diventato "estremamente popolare".

Anche SISSA ha intrapreso diverse azioni coordinate con Sferza negli ultimi quattro anni: ad esempio l'IROP, International Research Opportunities, ovvero stage  di ricerca estivi che hanno ospitato nella Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati nove studenti dall'Istituto di Boston. In programma per il 2018 c'è una conferenza congiunta con MIT a Trieste, nell'ambito di un progetto European Research Council / ERC, di cui è titolare Gianluigi Rozza, docente della SISSA con un passato da post doc  al MIT.

La presidente, presente anche il delegato del rettore dell'Università di Udine per la brevettazione Antonio Abramo, illustrando alcune delle eccellenze del sistema universitario e di ricerca del Friuli Venezia Giulia, ha auspicato l'avvio di percorsi comuni in ambiti di ricerca strategici per il MIT e gli atenei della regione, che potrà essere approfondito anche nell'imminente Forum economico FVG-USA di luglio a Trieste.

"Il Friuli Venezia Giulia nei settori del mare, della cantieristica navale, della fisica, ad esempio, può rappresentare un capitale di potenziale interesse per i nostri docenti", ha convenuto Sferza.

A illustrare le loro esperienze di docenti italiani al MIT - in tutto sono una dozzina attualmente - sono stati Paola Rebusco, laureata all'Università di Trieste, specializzazione al Max Plank di Monaco in Astronomia e che a Boston insegna Fisica e Stefano Brizzolara, ingegnere navale originario di Genova, già progettista di Fincantieri e ufficiale di Marina, che oggi è direttore di ricerca del Sea Grant College Program.

Massimiliano Pieri, vicepresidente ENI per la collaborazione con MIT, ha invece illustrato alcuni progetti di ricerca nei settori delle energie rinnovabili, della riduzione di emissioni da CO2 e dell'oil&gas finanziati dalla multinazionale.

Molte le domande e gli approfondimenti richiesti dalla delegazione del Friuli Venezia Giulia, di cui facevano parte il presidente della Camera di Commercio Giovanni Da Pozzo - la missione è stata organizzata a Boston proprio dall'Ente camerale e si inserisce in un programma triennale di azioni mirate a esplorare le opportunità di collaborazione nel Nord America -, il presidente di Confindustria Udine Tonon e quattro aziende del settore Information and Communication Technology / ICT.

A margine dell'incontro la presidente e la delegazione hanno visitato il Campus, guidati da Giovanni Pellerito, advisor  per la comunicazione dell'Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane / ICE di New York, per cui ha portato i saluti del direttore Maurizio Forte.

ARC/EP/ppd