Udine, 18 feb - Un progetto esemplare, per racchiudere, ma nel
contempo raccontare in una canzone, e in una clip musicale, le
storie, a volte non facili, di giovani d'oggi che devono
affrontare, spesso impreparati, spesso lasciati soli, un futuro
che è già presente, e che a volte li fa sentire distanti,
staccati dalla realtà: questa è la sintesi del brano 'You can be
Saint?'.
Proposto in un video, presto arricchito anche da una versione con
immagini e coreografie dedicate, è stato ideato, composto,
realizzato, sotto la guida degli insegnanti, dai ragazzi e dalle
ragazze dell'Istituto salesiano 'G. Bearzi' di Udine, che è una
scuola di formazione per figure professionali dell'arte dei
mestieri molto richieste perché non facilmente reperibili sul
mercato del lavoro.
Il brano è nato dalla volontà e dall'esigenza di raccontare
l'adolescenza e i suoi problemi attraverso la voce dei giovani
protagonisti, tramite le loro storie, a volte segnate dal
destino, che spesso recano gli effetti dell'indifferenza, o di un
cattivo approccio con il mondo degli adulti.
Il progetto è stato presentato a Udine al Governatore della
Regione e, com'è stato evidenziato, rappresenta una delle buone
prassi, un esempio da seguire per intraprendere una strada che
porti la società e le istituzioni accanto ai ragazzi, a chi vive
le difficoltà del momento o di una fase della vita.
Difficoltà che spesso il semplice confronto e lo scambio di
parole non rituali possono dissolvere per consentire ai giovani
di vivere la vita guardando in avanti con prospettive diverse, e
con una più attenta partecipazione.
Questo è in sintesi lo scopo formativo dell'Istituto, fiore
all'occhiello per l'intero Friuli Venezia Giulia, che si sposa
con gli ideali e gli obiettivi che i ragazzi si debbono porre nei
loro progetti di vita.
A sostegno dei quali, la Regione ha predisposto diverse
iniziative, come quelle del Pacchetto famiglia, che fa parte
delle misure anticrisi ideate dall'Amministrazione per consentire
all'economia, ma anche ai cittadini e in particolare alle stesse
famiglie, di superare un momento non facile di quest'epoca.
Un esempio da seguire con ammirazione, è stato detto, quello che
è scaturito dalla creatività di questi giovani e che individua
nella condivisione, nella vicinanza, nell'attenzione verso gli
altri la ricetta per costruire una società migliore, dalla quale
nessuno si deve sentire escluso.
Mettendo, come si prefigge la Regione nelle sue politiche sul
welfare e sulla salute, al centro la persona, senza trascurare i
giovani, che sono i cittadini del domani.
ARC/CM/gg