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01.12.2005 13:44

CULTURA: INTELLETTUALI CON ANTONAZ, DIVERSITA' E' RICCHEZZA

Lubiana, 1 dic - Lubiana e Trieste separate da un'ora scarsa di autostrada eppure apparentemente ancora distanti, ognuna rinchiusa nel proprio mondo. Da questa premessa si è sviluppato ieri sera nella capitale slovena un dialogo tra il mondo intellettuale e quello politico, un confronto promosso da Forum Cerniera in occasione della presentazione del primo libro tradotto in sloveno dello scrittore tedesco (ma residente da anni a Trieste) Veit Heinichen, "A ciascuno la sua morte".
Si sono trovati allo stesso tavolo, assieme all'assessore alla Cultura ed alla Pace del Friuli Venezia Giulia, Roberto Antonaz, lo stesso Heinichen, che con i suoi romanzi genere "crimine scientifico" ambientati a Trieste ha contribuito a far conoscere l'intera regione in Germania, lo scrittore Giorgio Pressburger, l'autore e caricaturista Franco Juri, la giornalista Rai Barbara Gruden e l'attore Boris Cavazza.
"Le aree di confine sono sempre positive perché la diversità è ricchezza, i blocchi provengono dal sistema politico ma l'individuo ha il dovere di superarli", ha commentato Heinichen, richiamando la responsabilità del singolo nei confronti del mondo. Quindi, "perché esistono ancora le barriere e perché la politica spesso divide mentre sport, cultura e lavoro uniscono?", è stato il quesito posto ad Antonaz.
"Credo nell'inversione di tendenza della politica - ha replicato l'assessore - con una nuova attenzione nei confronti dei valori reali. Purtroppo, Trieste è stata condizionata per troppo tempo da una politica caratterizzata da una totale chiusura verso l'esterno, un problema che spesso ha influenzato perfino la corretta applicazione della democrazia".
"La cultura della Mitteleuropa - ha aggiunto Antonaz - è così ampia e variegata che la diversità che si respira nell'area di confine ci rende cittadini d'Europa più uguali di tanti altri. Nonostante le tante ignoranze ed i conflitti fini a se stessi, queste zone di confine hanno prodotto e producono intelligenze di altissimo livello. Ecco perché l'intuizione dell'Euroregione è la grande occasione per rappresentare senza distinzioni una vera e propria culla di civiltà, senza nostalgie del passato, aperti al futuro e quindi anche a culture nuove che stanno arrivando grazie ad un'immigrazione che ci può arricchire. L'Euroregione - ha concluso l'assessore - è un mercato economico omogeneo ma soprattutto un'area culturale di riferimento".
"I nazionalismi hanno prodotto danni infiniti nelle terre di confine - è il pensiero di Marino Volci, presidente di Forum Cerniera - perché impongono di parlare al singolare lì dove la civiltà è multietnica, multiculturale, multilinguistica".
Trieste e Lubiana davvero così vicine ma lontane, allora? "Dobbiamo creare uno scambio continuo - ha incalzato Heinichen - e non avere paura di conoscere l'altro perché insieme possiamo fare grandi cose. I giovani triestini l'hanno già capito e vengono sempre più spesso in discoteca a Lubiana...".
Ciò significa, è intervenuto Pressburger, "che la mancanza di comunicazione non è totale e dalla nostra area di confine si apre uno sterminato mondo forse amico. Le questioni tra italiani e sloveni sorte in tempi recenti - ha proseguito lo scrittore - sono puramente strumentali, io non avverto nessun problema e mi auguro che gli eventi storici ci avvicinino sempre più a Lubiana. La fase di contrapposizione è finita, spero per sempre".
ARC/FC