Udine, 5 giu - L'assessore regionale alle Finanze, Barbara
Zilli, ha preso parte a Udine all'apertura della prima delle due
giornate della Conferenza sulla gestione sostenibile delle
esercitazioni militari nel Friuli Venezia Giulia: si tratta di un
incontro paritetico al quale partecipano, tra gli altri,
rappresentanti dell'esercito statunitense e di quello italiano,
della Regione, e dei Comuni interessati.
L'evento di approfondimento in corso, giunto alla quarta
edizione, è incentrato sugli aspetti sensibili riguardanti le
esercitazioni militari che nel Friuli Venezia Giulia si svolgono
periodicamente in nove poligoni, sei dei quali ricadono in siti
di natura 2000, ovvero nelle relative Zone speciali di
conservazione e Zone di protezione speciale.
Alla base dell'iniziativa c'è la volontà delle autorità militari
e civili degli Stati Uniti di perseguire le buone prassi già
avviate da anni, volte ad assicurare il massimo rispetto del
territorio e dei cittadini che lo frequentano, e a favorire la
valorizzazione dell'ambiente naturale nel quale avvengono le
esercitazioni.
Nella consapevolezza, ha ribadito il Console per gli affari
politici ed economici di Milano, John Crosby, che non vi sono
conflitti tra le esercitazioni militari e il rispetto
dell'ambiente, ancor di più in una regione come il Friuli Venezia
Giulia che racchiude numerose ricchezze naturali e paesaggistiche
da preservare.
Zilli ha evidenziato che in questi anni sono stati compiuti
notevoli passi avanti in materia di tutela dell'ambiente nel
contesto delle esercitazioni militari.
Ne è una conferma la conferenza in atto, voluta dal Comando
europeo, che domani darà modo ai partecipanti di visitare l'area
dei Magredi del Cellina, che sono un esempio della tipologia
ambientale di "prato magro", e il poligono di Cao Malnisio in
comune di Montereale Valcellina: sono tra i siti interessati
dalle esercitazioni, sui quali le forze armate statunitensi e
l'Esercito italiano hanno garantito il massimo rispetto per
l'area e la salvaguardia delle biodiversità.
Considerata l'importanza che rivestono le attività addestrative
per la formazione del personale militare e per la sua operatività
in caso di impiego, e con la volontà di proseguire il rapporto di
proficua collaborazione e fiducia in atto, ed evitare eventuali
criticità e disagi derivanti dall'uso delle aree indicate, la
Regione, ha evidenziato Zilli, ha predisposto uno studio
cartografico volto a disciplinare efficacemente il transito dei
mezzi militari diretti al poligono del Cellina-Meduna.
L'assessore ha ricordato che in passato il Friuli Venezia Giulia
è stato interessato da una forte presenza militare con numerose
aree addestrative, complessivamente una ventina, che oggi si sono
ridotte a nove.
E ha quindi precisato che l'individuazione dei siti Natura 2000
in corrispondenza delle aree addestrative è stata motivata dal
fatto che esse presentano un livello di naturalità elevato,
proprio perché la presenza dell'attività militare ha evitato la
trasformazione e la infrastrutturazione del territorio
interessato.
Peraltro, ha concluso Zilli, le esigenze di tutela dell'ambiente
e quelle di esercitazione della difesa sono rappresentate nei
disciplinari d'uso che regolano le attività militari nelle aree
specifiche.
I poligoni militari esistenti sono: Cellina Meduna, Dandolo,
Malga Saisera, Monrupino, Monte Bivera, Rivoli bianchi di
Venzone. Le altre tre aree addestrative sono i poligoni di Cao
Malnisio - nel quale le Forze armate Usa hanno operato interventi
in passato e vi prevedono ulteriori investimenti per
l'ammodernamento e la manutenzione delle strutture -, di Rivoli
bianchi di Tolmezzo e quello del fiume Tagliamento.
ARC/Com
L'assessore Zilli interviene alla Conferenza sulla gestione sostenibile delle esercitazioni militari
foto ARC Morandini