Trieste, 28 mag - Le concentrazioni di diossine, furani e PCB
nei suoli del Maniaghese sono piuttosto basse ed inferiori ai
limiti stabiliti dalla normativa sui siti contaminati. Lo rileva
l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente, Arpa, che
nei giorni scorsi ha presentato i risultati dell'indagine volta a
valutare la presenza di alcuni microinquinanti organici nei suoli
in prossimità delle sorgenti industriali dei comuni di Maniago,
Fanna e Vajont.
L'indagine Arpa è stata effettuata in 11 punti (9 aree pubbliche,
2 aree private): in ogni punto sono stati prelevati 2 campioni di
suolo rappresentativi di una porzione più superficiale e di una
più profonda.
Nei campioni di suolo la concentrazione di diossine e furani (che
sono miscele complesse di composti caratterizzati da diversa
tossicità) viene espressa come Tossicità Equivalente (TEQ),
ottenuta sommando la concentrazione di ogni singolo composto per
il suo fattore di tossicità. Relativamente ai terreni destinati a
uso verde pubblico, privato e residenziale, la normativa (D.Lgs
152/06) stabilisce una soglia di contaminazione (CSC) pari a 10
nanogrammi/kg di sostanza secca, espressa in termini di tossicità
equivalente. Per i PCB la soglia di contaminazione è pari a 60
microgrammi/kg di sostanza secca.
Per quanto riguarda diossine e furani, dei 22 campioni prelevati,
21 presentano un valore di tossicità equivalente inferiore alla
CSC di riferimento, sia nel suolo superficiale che nel suolo più
profondo. Solo in un campione superficiale è stato rilevato il
superamento della CSC. Tale superamento, comunicato alle autorità
competenti, è verosimilmente dovuto all'abbandono nel passato di
materiale compostabile potenzialmente contaminato. In ogni caso
nei campioni analizzati (escluso il punto con superamento della
CSC) le concentrazioni di diossine e furani presentano nei suoli
superficiali una tossicità equivalente compresa tra 1,6 e 0,7
nanogrammi/kg di sostanza secca e nei suoli più profondi una
tossicità equivalente compresa tra 1 e 0,45 ng/kg di sostanza
secca, ovvero molto inferiori ai limiti. Arpa rileva, inoltre,
che in nessuno dei campioni prelevati è mai stata riscontrata la
presenza del composto di diossina più tossico. Infine, i dati non
evidenziano differenze tra terreni destinati ad uso agricolo, a
verde o ad uso industriale, come non è possibile distinguere dei
contributi prevalenti di singole sorgenti industriali presenti
nell'area.
Per quanto riguarda invece i PCB, in tutta l'area di indagine la
concentrazione rilevata è sempre al di sotto del limite e, nella
quasi totalità dei casi, al di sotto del limite di
quantificazione (LOQ) della metodica analitica applicata.
ARC/ARPA/com