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24.06.2015 18:18

ENTI LOCALI: SERRACCHIANI, I NUMERI CONFORTANO LE SCELTE DELLA REGIONE

"La Riforma è una sfida culturale che dobbiamo portare a termine per ottenere risultati fondamentali nell'efficientamento dei servizi e nell'ottimizzazione dei costi. Ragionare su aree più ampie è un'opportunità per garantire servizi migliori senza per questo perdere l'identità dei singoli territori" ha detto la presidente.

San Daniele del Friuli, 24 giu - "I numeri danno ragione alle scelte della Regione". Lo ha affermato la presidente Debora Serracchiani che ha partecipato oggi all'incontro Costi e servizi nei Municipi. Verso i nuovi assetti territoriali della Regione Friuli Venezia Giulia, organizzato da CISL FVG e CISL Alto Friuli.

Secondo un'indagine realizzata dal Dipartimento Studi della CISL, in Friuli Venezia Giulia i costi pro capite dei servizi nei piccolissimi comuni (con meno di 2.000 abitanti) sono decisamente più elevati rispetto a quelli sostenuti dai cittadini di altre realtà locali di maggiori dimensioni.

Da qui la richiesta ai sindaci di unire le forze nella gestione dei servizi da parte dei rappresentanti della CISL Maurizio Petriccioli (segretario nazionale), Ermenegildo Bonfanti (segretario generale Federazione Nazionale Pensionati/FNP CISL), Giovanni Fania (segretario generale CISL FVG) e Franco Colautti (segretario CISL Alto Friuli).

"La Riforma degli Enti territoriali è un pezzo importante della nostra azione di governo - ha dichiarato Serracchiani - in una regione che presenta il più basso tasso di associazionismo tra Comuni. Un fenomeno dovuto al fatto che, fino a oggi, non c'è mai stato bisogno di aggregarsi, basti pensare che in Friuli Venezia Giulia i trasferimenti agli Enti locali erano in media superiori del 18 per cento rispetto alle altre Regioni".

Ma, secondo la presidente, "il momento storico che stiamo attraversando ha portato a realizzare ciò che finora era stato messo da parte. L'esigenza di trovare delle soluzioni alternative è alla base di questa e di altre riforme".

La scelta di fondare le nuove Unioni Territoriali Intercomunali (UTI) sugli ambiti socioassistenziali "nasce dalla consapevolezza che in questo settore c'è un livello di aggregazione che non esiste in altri settori. È un buon inizio - ha aggiunto Serracchiani - ma in una seconda fase sarà possibile ragionare su aggregazioni più larghe e su nuove funzioni da mettere in comune".

La complessità della Riforma, ha spiegato la presidente della Regione, "deriva anche dal contestuale superamento delle Province e in questo senso siamo già un passo avanti, essendo stati i primi ad approvare una legge che assegna i dipendenti dei Centri per l'Impiego alla ricostituita Agenzia regionale per il Lavoro. Ora realizzeremo lo stesso percorso anche in altri settori".

Per Serracchiani "si tratta di una sfida culturale, complessa ma che dobbiamo portare a termine per ottenere risultati fondamentali sul piano dell'efficientamento dei servizi e dell'ottimizzazione dei costi. Ragionare su aree più ampie rappresenta un'opportunità per garantire migliori servizi, senza per questo perdere l'identità dei singoli territori. L'obiettivo è ambizioso ma dobbiamo farcela".

ARC/RU