Energia: Scoccimarro, entro 2020 norma per concessioni idroelettriche
Trieste, 30 gen - "Alla scadenza delle concessioni o nei casi
di decadenza e rinuncia, la legge dello Stato n. 12 del 2019
prevede una vera e propria regionalizzazione delle proprietà
delle opere idroelettriche. Dighe, canali e condotte - le
cosiddette 'opere bagnate' - devono, infatti, essere trasferite a
titolo gratuito alle Regioni che hanno tempo fino al 31 dicembre
2020 per normare le modalità e le procedure di assegnazione delle
concessioni di grandi derivazioni d'acqua a scopo idroelettrico".
L'assessore regionale all'Energia, alla Difesa dell'ambiente e
allo Sviluppo sostenibile, Fabio Scoccimarro, ha risposto così a
due interrogazioni a risposta immediata in Consiglio regionale
sul futuro di questo settore nel Friuli Venezia Giulia.
"Le nuove autorizzazioni - ha spiegato Scoccimarro - potranno
essere assegnate a operatori economici individuati attraverso
l'espletamento di gare con procedure ad evidenza pubblica; a
società a capitale misto pubblico-privato nelle quali il socio
privato è scelto sempre attraverso iter pubblico; e mediante
forme di partenariato pubblico-privato".
"Prima di mettere mano a una norma regionale abbiamo ritenuto
fosse necessario effettuare una ricognizione tecnica degli
impianti in scadenza di concessione e attivare un servizio di
supporto legale per la definizione delle attività per le
procedure di affidamento delle autorizzazioni già terminate o che
andranno a esaurirsi entro il 2023. Per questo - ha puntualizzato
l'assessore - nella legge di stabilità 2020, approvata lo scorso
dicembre, è stato inserito uno stanziamento di 200 mila euro per
la realizzazione di queste due attività che saranno messe a bando
entro la fine di febbraio".
"Inoltre, proprio a garanzia del periodo transitorio e in
attuazione della legge vigente per le concessioni già scadute o
in scadenza prima delle procedure concorsuali previste per il
nuovo affidamento, all'interno della cosiddetta "omnibus" - che
dovrebbe andare in giunta questa settimana - sarà proposta una
revisione dell'art. 50 della LR 11/2015 che - ha specificato
Scoccimarro - conferma il canone aggiuntivo di 40 euro/kW già
fissato da una norma precedente".
ARC/RT/pph