Trieste, 3 gen - Con uno stanziamento di 10 milioni di euro,
nell'ambito del programma Por Fse 2014-2020, l'Amministrazione
regionale ha avviato una serie di progetti finalizzati a offrire
un sostegno concreto a quanti stanno vivendo momenti di
difficoltà economica e sociale, favorendo percorsi di
riabilitazione e di reinserimento nel mondo del lavoro.
"Si tratta di azioni sinergiche e complementari tra loro - ha
spiegato l'assessore al Lavoro e Formazione Alessia Rosolen - che
contemplano percorsi di formazione professionale, tirocini e
misure di sostegno lungo le varie fasi del processo di
reinserimento nel tessuto sociale, tra le quali contributi per i
trasporti, buoni pasto, risorse per acquisto di materiale
didattico e misure per favorire l'accesso e la partecipazione
alle attività finanziate anche alle persone con disabilità".
"L'obiettivo della Regione - ha aggiunto - è contrastare fenomeni
di emarginazione sociale che coinvolgono diverse fasce della
comunità, tra le quali anche i casi non infrequenti di giovani
mamme single che necessitano di aiuto".
Il programma formativo - l'avviso è stato pubblicato sul Bur nei
giorni scorsi - si sviluppa attraverso la collaborazione degli
enti di formazione accreditati, che promuoveranno lo schema
progettuale con i servizi che hanno rapporti diretti con la
comunità e registrano le eventuali fragilità (servizi sociali dei
Comuni, collocamento mirato, uffici distrettuali e locali per
l'esecuzione penale esterna, dipartimento per la Salute mentale e
le Tossicodipendenze).
Le proposte formative, realizzate anche con modalità didattiche
innovative e sperimentali, contemplano interventi di breve durata
(da 20 a 100 ore), individuali o di gruppo, finalizzati al
recupero di conoscenze e competenze socio-relazionali, cognitive
e organizzative dedicate all'orientamento al lavoro e
all'alfabetizzazione informatica e linguistica. Di medio lungo
periodo sono invece i percorsi professionalizzanti (da 200 a 600
ore), che forniranno ai partecipanti conoscenze e competenze
tecniche legate all'ottenimento di una qualifica professionale.
Con il programma dedicato ai "tirocini inclusivi" sarà inoltre
possibile rafforzare l'autonomia personale, la consapevolezza dei
propri mezzi e lo sviluppo di abilità e competenze professionali
in un contesto sociale, relazionale e lavorativo.
"Studiati per aderire al tessuto sociale che caratterizza il
Friuli Venezia Giulia - ha concluso Rosolen - questi interventi
mirati e innovativi sono stati studiati per prevenire e
contrastare le diverse forme di disagio che possono presentarsi
anche in futuro: l'insieme di questi programmi costituisce un
unicum mai realizzato in precedenza, una vera e propria azione di
filiera che, grazie a più strumenti dedicati, favorisce la
riabilitazione psicologica e sociale delle persone e, quindi,
l'incremento dei livelli di occupabilità di chi attraversa una
fase di fragilità sociale e sanitaria".
L'indennità prevista è interamente a carico delle risorse
pubbliche e anche per i tirocini si potrà fruire delle misure di
accompagnamento.
ARC/COM/cca/pph
L'assessore Fvg alla Famiglia, Alessia Rosolen