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18.02.2015 14:06

IMMIGRAZIONE: TORRENTI, PRIMA RIUNIONE DEL "TAVOLO REGIONALE DI PROTEZIONE INTERNAZIONALE"

Udine, 18 feb - L'assessore regionale alla Solidarietà del Friuli Venezia Giulia Gianni Torrenti ha presieduto a Udine la prima riunione del Tavolo regionale di Protezione internazionale che ha lo scopo di dare attuazione alle azioni previste dal Progetto "Sistema Titolari di Protezione Internazionale (Ti.P.I.) FVG", finanziato con il Fondo Europeo per i Rifugiati (FER) 2008-2013, azione 1/2013, con l'obiettivo di favorire l'inclusione sociale ed economica dei rifugiati presenti sul territorio della regione. Altro obiettivo è individuare il percorso da seguire in vista della nuova Programmazione comunitaria in materia di Rifugiati.

Del Tavolo fanno parte i direttori del servizio Corregionali all'Estero e Integrazione degli Immigrati della direzione centrale Cultura, Sport e solidarietà; della direzione centrale Salute, Integrazione socio-sanitaria, Politiche sociali e Famiglia; della direzione centrale Lavoro, Formazione, Istruzione, Pari Opportunità, Politiche giovanili e Ricerca; i rappresentanti dei partner del Progetto: Nuovi Orizzonti Cooperativa Sociale di Pordenone, ICS-Ufficio Rifugiati ONLUS di Trieste, Associazione Nuovi Cittadini ONLUS di Udine, Carità Diocesana di Gorizia ONLUS. Sostenitore del Progetto è la Fondazione diocesana Caritas di Trieste.

Nell'introdurre i lavori, Torrenti ha evidenziato la volontà della Regione di avviare un percorso che assicuri assistenza alle persone richiedenti asilo fin dalle prime fasi della loro permanenza sul territorio del Friuli Venezia Giulia per poter garantire i rifugiati e nel contempo rassicurare la comunità regionale, e quelle locali interessate dalla presenza di rifugiati.

Finora, ha precisato l'assessore regionale, le attività di accoglienza previste dall'Amministrazione non iniziavano con l'arrivo delle persone richiedenti asilo e dal primo periodo della loro permanenza: la prima accoglienza era svolta dai Centri di Identificazione ed Espulsione (CIE), ma il prolungarsi del periodo che intercorre tra l'arrivo dei profughi e l'esame delle istanze di asilo ha creato le criticità ben note.

La nostra Regione, ha soggiunto Torrenti, anche attraverso gli esiti della riunione del Tavolo di confronto con i soggetti interessati all'assistenza ai richiedenti protezione internazionale, appena costituito, intende inserirsi con un ruolo preciso fin dalle prime fasi del fenomeno e realizzare delle buone prassi che riducano il disagio dei rifugiati e incrementino le garanzie per la popolazione e le comunità locali, favorendo, come esemplificato dal Protocollo firmato stamane a Lignano Sabbiadoro, l'integrazione tra i richiedenti protezione e il territorio nel quale sono temporaneamente inseriti.

È un modello di accoglienza diffusa, quello ipotizzato da Torrenti, nel quale si prospetta la riduzione dell'impatto iniziale rispetto ai rifugiati, che mira a fugare le perplessità e le diffidenze che possono diffondersi tra i cittadini e che non hanno ragione di sussistere, ha puntualizzato l'assessore, in quanto si tratta di persone che al loro arrivo nel nostro Paese si presentano spontaneamente alle autorità di Polizia.

I rappresentanti delle associazioni di volontariato che fanno parte del Tavolo regionale sulla Protezione internazionale hanno condiviso il percorso privilegiato dalla Regione, sottoponendo all'assessore Torrenti proposte e suggerimenti che si riveleranno utili nei confronti dell'Amministrazione regionale per l'individuazione del percorso da intraprendere per l'accesso ai finanziamenti della solidarietà europea in vista della nuova Programmazione comunitaria.

ARC/CM