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31.07.2014 15:17

SANITÀ: TELESCA, IN FVG LA RIFORMA PARTE DAI CONTENUTI

Trieste, 31 lug - "Nel disegnare la riforma del Servizio Sanitario Regionale (SSR) siamo partiti dai principi e dai contenuti, rispetto ai quali le formule organizzative, gli assetti istituzionali delle Aziende non sono che strumenti per raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati".

A ribadirlo è stata l'assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca che ha partecipato oggi a un'audizione promossa dalla III Commissione del Consiglio regionale sulla bozza del disegno di legge (ddl) "Riordino dell'assetto istituzionale ed organizzativo del Servizio Sanitario Regionale", approvato in via preliminare dalla Giunta.

Il testo del ddl, illustrato in Commissione dall'assessore, contiene 52 articoli ed è suddiviso in sette Titoli (Oggetto e finalità; Assetto istituzionale; Assetto organizzativo degli Enti del Servizio sanitario; Livello organizzativo degli Enti del Servizio sanitario; Pianificazione e organismi regionali; Autorizzazione, accreditamento e accordi contrattuali; Finanziamento degli Enti del Servizio).

"Questa riforma - ha detto l'assessore - disegna lo scenario della Sanità del Friuli Venezia Giulia nei prossimi anni, si propone di riorientare la barra, di indicare la direzione". "La domanda di salute - ha ricordato Telesca - sta infatti cambiando profondamente, e basti pensare all'invecchiamento della popolazione e all'aumento quindi delle patologie croniche, una domanda di salute alla quale un sistema ancora centrato sull'ospedale non è in grado di rispondere, in termini di costi e di appropriatezza delle cure".

"Non dobbiamo tagliare le risorse - ha precisato - ma spenderle meglio, spostando una parte della spesa ospedaliera verso l'assistenza territoriale. E questo implica anche un cambiamento del modo di lavorare da parte dei professionisti della sanità". Telesca ha illustrato la previsione di suddividere il territorio del Friuli Venezia Giulia in cinque aree, presidiate ciascuna da un ente del SSR, ribadendo la centralità del Distretto.

Sugli ospedali ha confermato che "non ci sarà nessuna chiusura, ma una trasformazione" distinguendo gli ospedali hub, dove concentrare gli interventi di alta complessità, dagli ospedali di rete e dalle strutture di prossimità. "Più che gli assetti istituzionali - ha precisato - sono importanti le reti assistenziali per le diverse patologie, la continuità delle cure fra ospedale e territorio, che saranno organizzate con la riforma sulla base di regole precise e non dipenderanno più, come troppo spesso avviene oggi, dalla buona volontà dei professionisti".

È anche in corso, ha detto l'assessore, una revisione dei protocolli tra la Regione e le due Aziende Ospedaliero-Universitarie di Trieste e Udine. Si punta ad arrivare ad un protocollo unico per promuovere le sinergie fra i due Poli universitari, recependo nello stesso tempo al suo interno i principi della riforma.

ARC/PF