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29.07.2014 14:41

SALUTE: SERRACCHIANI, PROCREAZIONE ASSISTITA ALL'OSPEDALE DI SACILE

La presidente: "Rispetto al modello individuato dalla riforma sanitaria regionale, la provincia di Pordenone è già avanti, con un suo hub centrale nel Santa Maria degli Angeli ed il sistema di ospedali che già svolgono un'importante funzione complementare di presidio della salute a livello di territorio."

Trieste, 29 lug - L'Ospedale di Sacile manterrà i posti letto di medicina generale così come il punto di primo intervento (Pronto soccorso) ed alle sue funzioni se ne aggiungeranno altre, a partire dalla procreazione medicalmente assistita.

L'ha confermato oggi la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani che, assieme all'assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca, ha ricevuto a Trieste il sindaco di Sacile Roberto Ceraolo.

Presidente ed assessore hanno rassicurato il sindaco sul futuro della struttura ospedaliera e Serracchiani ha osservato che, rispetto al modello individuato dalla riforma sanitaria regionale, la provincia di Pordenone è già avanti, con un suo hub centrale nel Santa Maria degli Angeli ed il sistema di ospedali che già svolgono un'importante funzione complementare di presidio della salute a livello di territorio.

Al sindaco, che ha esposto tutte le esigenze del territorio ed ha confermato come l'Ospedale di Sacile non abbia l'ambizione di occuparsi di patologie in fase acuta, la presidente ha spiegato che l'Ospedale sarà mantenuto ai livelli attuali e che eventuali ristrutturazioni verranno effettuate per ampliare l'offerta nel 'post acuzie', integrandola con fisioterapia, riabilitazione, RSA medicalizzata e che ne verrà rafforzata la parte ambulatoriale, inclusa quella specialistica.

"L'idea - ha ribadito Serracchiani - è che Sacile, così come Maniago, Gemona e Cividale, restando ospedali a tutti gli effetti, si diano una missione che possono portare avanti al meglio e diventino una fondamentale valvola di sfogo per l'intero sistema".

Al sindaco, che ricordava lo stato d'abbandono del Padiglione Meneghini, la presidente ha assicurato che verranno effettuate le verifiche necessarie per trasformarlo eventualmente nel Polo destinato alla procreazione assistita. E analoghe rassicurazioni sono state date a proposito dell'impiego, in forza di un intervento privato, del padiglione San Camillo in una struttura protetta per anziani.

Serracchiani si è impegnata a verificare la possibilità di recuperare a nuove, qualificanti necessità territoriali sia il padiglione San Camillo che quello dell'ex Colonia agricola. Quest'ultimo già accoglie al primo piano i portatori di handicap e potrebbe essere destinato, come ha suggerito il sindaco, anche all'ospitalità dei portatori di handicap grave e gravissimo.

ARC/LVZ