Doberdò del lago, 21 mar - La salvaguardia delle biodiversità e
la valorizzazione dei laghetti carsici sono all'attenzione della
Regione, che ha stanziato 116 mila euro per avviare gli studi e i
primi interventi di manutenzione e ripristino.
Interventi, che sono stati presentati ieri sera a Doberdò del
Lago, nel centro visite di Gradina, presente l'assessore
regionale all'Ambiente.
La storia dei laghi carsici, di Doberdò e Mucille, è strettamente
legata alla comunità locale.
Agli inizi degli anni 20 del secolo scorso si riteneva che la
diffusione della malaria, che allora colpiva la metà della
popolazione, dipendesse dalla presenza della vegetazione palustre
e dai canneti che circondavano il lago di Doberdò, di natura
carsica e temporanea, nei quali si annidava la zanzara anofele,
veicolo di trasmissione della temuta malattia.
Tanto che i progetti dell'epoca, dell'appositamente costituito
consorzio di bonifica del Lisert, prevedevano il prosciugamento
dei laghi di Doberdò e di Mucille.
In seguito, la priorità degli interventi da attuare per risolvere
i problemi dell'area monfalconese si sono spostati nella zona del
Lisert.
Quindi sono sopravvenute altre progettualità infrastrutturali per
il territorio.
Ora, la Regione, assieme al Comune, con la collaborazione del
Consorzio di bonifica Pianura isontina e dell'Università di
Trieste, intende rivitalizzare la Riserva del lago di Doberdò, e
restituire alla comunità locale e regionale un elemento unico tra
le biodiversità che arricchiscono l'ambiente naturale del Friuli
Venezia Giulia.
Avvalendosi di professionalità ed esperienze che permetteranno di
far sopravvivere un patrimonio del territorio che era a rischio
proprio per le sue particolarità.
Con questo scopo, sono state messe assieme attività conoscitive,
perché sul lago di Doberdò e il suo ambito sono state effettuate
molte ricerche, ma altrettanti approfondimenti restano ancora da
fare.
Studi e ricerche, alle quali dovranno seguire azioni concrete per
poter mantenere questo frammento delle biodiversità del Friuli
Venezia Giulia.
Per avviare la valorizzazione del lago di Doberdò è innanzitutto
necessaria un'azione di ripristino e manutenzione.
Che, come anticipato dal Consorzio di bonifica Pianura isontina,
sarà preceduta da un momento di sintesi delle ricerche di
carattere ambientale, geologico, naturalistico, faunistico,
entomologico e sociale, già a disposizione.
Per poter programmare un'azione di manutenzione che potrebbe
assegnare priorità di intervento al canneto di Doberdò.
Sarà poi eseguito un lavoro di monitoraggio, per conoscere le
caratteristiche del sistema di travaso delle acque in un sistema
carsico così complesso come quello del lago di Doberdò e delle
aree limitrofe, e dare una risposta concreta alla salvaguardia
del territorio.
La Regione, negli ultimi anni ha avviato numerosi interventi di
sistemazione e ripristino ambientale nell'Isontino, stanziando
complessivamente 14 milioni di euro. Per riprendere un'azione di
manutenzione per la salvaguardia del territorio che per anni era
stata trascurata.
ARC/CM