Trieste, 24 apr - Rafforzare la posizione dei pazienti e dei
loro familiari al centro dei servizi per la salute mentale
rispondendo ai bisogni di una fragilità sempre più estesa nella
società.
E' la tesi espressa dal vicegovernatore della Regione, con delega
alla Salute e alle Politiche sociali e Disabilità, in un incontro
a Trieste con le associazioni dei familiari delle persone che
soffrono di disturbi mentali, coordinate da Daniela Careddu.
Il vicegovernatore, nell'occasione, ha accolto l'invito dei
sodalizi a intervenire sabato 11 maggio al Centro Balducci di
Zugliano all'evento "Il Friuli Venezia Giulia verso la conferenza
nazionale per la salute mentale".
L'appuntamento odierno è stato salutato come una prima
opportunità di confronto, dopo molti anni, con le associazioni
dei familiari volontari in vista dell'incontro che
l'Amministrazione regionale avrà la prossima settimana con i
direttori dei centri di salute mentale. Le famiglie sono uno dei
pilastri di un sistema complesso - nella valutazione della
Regione - e per questo hanno il diritto di essere ascoltate e di
costituire un interlocutore.
Se il Piano regionale di salute mentale varato nel 2018 presenta
elementi positivi la Regione non lo cestinerà, ma cercherà invece
di migliorarlo trovando le soluzioni con un approccio laico e non
ideologico. Secondo l'Amministrazione regionale si tratta,
piuttosto, di reinserire la cura delle sofferenze mentali nel
contesto delle fragilità sociali croniche e di sistema, e sotto
l'aspetto organizzativo, di rivisitare la distribuzione delle
risorse senza operare tagli di sorta ma perseguendo l'obiettivo
di assicurare ai pazienti risposte omogenee sul territorio del
Friuli Venezia Giulia, come attualmente non avviene.
Dalle sei associazioni rappresentate all'incontro nella sede
della direzione regionale Salute sono emersi stati d'animo,
valutazioni e richieste tra cui l'ampliamento delle borse lavoro
e l'abbattimento del limite di sette anni nella fruizione del Fap
(Fondo per l'autonomia possibile) attualmente previsto per i
destinatari dei servizi di salute mentale.
ARC/PPH/ep
L’incontro a Trieste tra l’Amministrazione regionale e le associazioni dei familiari dei pazienti dei servizi di salute mentale
Foto ARC
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