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04.04.2024 15:42

Att. produttive: Bini, politiche Regione danno risultati positivi

Presentato il secondo Osservatorio sull'economia Fvg Udine, 4 apr - "Cresce il numero di chi fa impresa e in particolare le aziende di grandi dimensioni, a testimonianza della capacità del Friuli Venezia Giulia di attrarre grandi investimenti. Un importante segnale di fiducia e di tenuta dell'economia regionale, a fronte di una congiuntura ancora una volta sfidante. Come evidenziato nell'analisi proposta oggi dalla Camera di commercio di Pordenone-Udine, nell'ultimo anno in Friuli Venezia Giulia è aumentato il numero di imprese attive, confermando un trend di crescita iniziato dopo la pandemia (+654 nel 2021, +294 nel 2022, +331 nel 2023), in particolare nel settore dei servizi (+2,1%) e delle costruzioni (+1,8%). Al tempo stesso sono aumentati gli investimenti di capitali esteri e la crescita del Pil si prevede costante, leggermente al di sopra della media nazionale. È un dato rilevante, che attesta il successo delle politiche e delle risorse messe in campo dall'Amministrazione regionale. Basti pensare che soltanto negli ultimi 12 mesi abbiamo messo a disposizione del tessuto produttivo 250 milioni di euro tra finanziamenti e canali contributivi, puntando sul rilancio del commercio locale, sullo sviluppo delle aree industriali e sull'innovazione digitale e sostenibile". Lo ha indicato l'assessore regionale alle Attività produttive e Turismo Sergio Emidio Bini in occasione dell'odierna presentazione, a Udine nella sede della Camera di commercio Pordenone-Udine del secondo Osservatorio sull'economia del Friuli Venezia Giulia, sviluppato dalla Cciaa Pn-Ud, che monitora i cambiamenti dell'economia regionale incrociando e confrontando tutti i primari dati statistici del territorio. Presenti, tra gli altri, i vertici delle associazioni di categoria del mondo economico, a partire dal presidente dell'ente camerale Giovanni Da Pozzo, la responsabile Centro Studi Cciaa Pn-Ud Elisa Qualizza che ha illustrato i dati principali dell'Osservatorio e Stefano Miani dell'Università degli Studi di Udine che ha contestualizzato i dati regionali nello scenario nazionale e internazionale. Nonostante l'incertezza causata da un'instabilità geopolitica e geoeconomica internazionale, Bini si è mostrato fiducioso grazie a "un solido tessuto produttivo che può contare sulla capacità di resilienza delle categorie economiche e su una Regione che investe e sostiene le imprese del territorio. Il Terziario continua a crescere se pur in anni complicati e la manifattura tiene anche se condizionata da fattori esterni. L'analisi odierna dà una fotografia interessante su insediamenti e crescita di grandi imprese; quanto all'export - ha aggiunto - se pur in flessione dopo il picco registrato nel 2022, negli ultimi 10 anni ha mantenuto un importante trend di crescita, tanto che le esportazioni sono cresciute del 23,2% rispetto al periodo pre-Covid (2019)". L'esponente della Giunta Fedriga ha evidenziato, inoltre, l'interesse a investire in Friuli Venezia Giulia da parte di alcune multinazionali anche grazie a fattori di attrazione che mancano in altre regioni, come quelli legati all'accesso al credito. "Per sostenere l'accesso al credito, negli ultimi sei mesi - ha riferito Bini - la Regione ha stanziato 135 milioni di euro. In questi anni abbiamo anche assistito ad una ricapitalizzazione mediamente spinta delle nostre imprese grazie a misure che permettono con risorse pubbliche a fondo perduto di intervenire per gli aumenti di capitale. Inoltre, sono pari a 250 milioni di euro le risorse messe a disposizione di tutti i settori del mondo produttivo negli ultimi 12 mesi, attraverso canali contributivi e finanziamenti per l'accesso al credito". Di fronte a una fase di incertezza geopolitica e a importanti cambiamenti nel sistema delle catene di approvvigionamento, l'assessore ha auspicato che si ritorni presto a un equilibrio mondiale. Per far fronte alla situazione attuale, infine, per Bini è necessario proseguire sulla strada tracciata, mettendo in campo un'azione robusta di politiche economiche a medio e lungo termine. Proprio per questo "a metà anno - ha annunciato - presenteremo un piano di sviluppo di ampio respiro per l'economia della nostra regione, nato in collaborazione con le categorie produttive". ARC/LP/ma