Trieste, 2 lug - "Se in Friuli Venezia Giulia ci sono dei
privati accreditati che offrono prestazioni sanitarie, senza
avere alcuna risorsa pubblica, in tempi più rapidi e a costi
minori rispetto alle strutture sanitarie pubbliche, una
riflessione va fatta".
E' quanto ha sostenuto oggi il vicegovernatore con delega alla
Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, durante il
Question Time nell'aula del Consiglio regionale.
"La mia linea è nota - ha ribadito Riccardi -: la difesa della
sanità pubblica senza paura di un'alleanza con il privato. E'
all'interno di questo schema che vanno operate le correzioni,
ricordando che il riferimento doveroso è l'onere pubblico, mentre
l'obiettivo finale è la qualità della prestazione e il gradimento
dei cittadini".
Rispondendo a una sollecitazione puntuale in Aula, il
vicegovernatore ha riferito che "la spesa dell'attuale Asugi
(Azienda sanitaria Giuliano Isontina) per il privato accreditato
convenzionato è scesa, rispetto al 2017, dell'1,4% nel 2018 e
dello 0,9% per cento nel 2019". "Non si può pertanto parlare - ne
ha concluso - di una tendenza di quest'Amministrazione regionale
a favorire i privati; semmai è da capire perché una radiografia
si può fare prima e a minor costo per il cittadino, senza oneri
per le casse regionali, in una struttura privata accreditata
rispetto alla prestazione erogata dal servizio pubblico".
ARC/PPH/gg
Il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega a Salute e Protezione civile Riccardo Riccardi
Foto Regione FVG
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