Pioppicoltura: Zannier, grazie alla filiera Fvg raddoppierà superfici
Osoppo (Ud), 7 giu - "Grazie alla forza espressa in questi anni
dalla filiera del legno che ha riconosciuto l'unità di intenti
tra i produttori della materia prima e gli utilizzatori, il
Friuli Venezia Giulia ha imboccato la strada giusta per centrare
l'obiettivo di raddoppiare le superfici dedicate alla
pioppicoltura".
Questo il concetto espresso dall'assessore regionale alle Risorse
agroalimentari, forestali e ittiche, Stefano Zannier, intervenuto
oggi al Centro ricerche Fantoni di Osoppo nell'ambito del
convegno "Pioppicoltura italiana: situazione attuale e
prospettive".
"Le tematiche legate all'utilizzo delle masse legnose dimostrano
che in Friuli Venezia Giulia la filiera funziona e che siamo
stati in grado di rendere efficacie il motto secondo cui l'unione
fa la forza in un settore strategico per la manifattura
nazionale" ha affermato Zannier ricordando "l'impegno della
Regione per la prossima programmazione, nel far convergere la
programmazione del Piano di sviluppo rurale con le azioni
contributive europee rivolte alle attività produttive. Solo in
questo modo produzione della materia prima e sostegno
all'imprenditorialità di filiera possono incontrarsi".
Zannier ha quindi riconosciuto il lavoro svolto da tutti i
soggetti del settore per raggiungere l'obiettivo comune
dell'aumento delle superfici boscate ed in particolare della
pioppicoltura anche in pianura.
Entro il 2019 le superfici coltivate a pioppo supereranno i 3600
ettari, con un incremento importantissimo raggiunto in soli tre
anni, ovvero dal 2016 anno in cui si è toccato il minimo storico
con 2000 ettari (erano 4750 nel 2005).
Un successo che si colloca nel solco dell'obiettivo fissato
dall'accordo interregionale di Venezia del 2014, sottoscritto tra
Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia
Romagna e una serie di stakeholder tra cui le associazioni di
categoria, inclusa Federlegno-arredo e il Centro di Ricerca
Foreste e legno di Casale Monferrato.
L'Accordo fissava l'obiettivo del raddoppio delle superfici
destinate a pioppicoltura, complessivamente da 50 a 100mila
ettari, che in Friuli Venezia Giulia significa riportare la
pioppicoltura ai livelli degli anni '80 con circa 7mila ettari
complessivi.
L'intesa si prefigge anche l'obiettivo di incentivare la
coltivazione del pioppo tradizionale nelle aree golenali, di
riconoscere gli aspetti ambientali della pioppicoltura per
effetto dell'assorbimento dell'anidride carbonica e di stoccaggio
della stessa nei prodotti derivanti dal legno di pioppo e di
riconoscere pertanto i pioppeti come aree di interesse ecologico.
La Regione ha contribuito alla sostenibilità della filiera
imponendo l'obbligo di certificazione PEFC o FSC al fine
dell'accesso ai fondi Ue del Programma di Sviluppo rurale,
garantendo inoltre un'intensità di aiuto molto elevata che ha
rappresentato un forte incentivo allo sviluppo della
pioppicoltura. Per le stesse ragioni, considerata anche l'alta
qualità del pioppo prodotto in regione, Paolo Fantoni ha lanciato
la proposta di giungere ad una certificazione di qualità del
pioppo friulano e ad un riconoscimento del suo contributo alla
sostenibilità ambientale.
ARC/SSA/ep
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