Migrazioni: Fedriga, i muri non si alzano se c'è rispetto delle regole
Udine, 27 giu - "Non auspico la sospensione di Schengen né
l'innalzamento di barriere, ma sono ipotesi che non si
realizzeranno soltanto se c'è il rispetto delle regole da parte
di tutti i Paesi. Il Friuli Venezia Giulia non è il confine
dell'Europa. Ci sono altri Paesi che fanno parte dell'Unione
Europea che dovrebbero presidiare quei confini".
Il governatore del Friuli Venezia Giulia ha commentato così
l'ipotesi della sospensione di Schengen.
"La prossima settimana - ha annunciato Fedriga - avrò un incontro
con il ministro degli Interni al Viminale. Tutte le ipotesi sono
al vaglio per metter in campo gli interventi necessari a fermare
la rotta balcanica che si sta rafforzando".
Intanto ai primi di luglio inizieranno i pattugliamenti congiunti
con la polizia slovena per contrastare gli ingressi irregolari.
"Con il rafforzamento dei controlli lungo la frontiera, partito
già lo scorso settembre, abbiamo contenuto l'ondata di ingressi
che sono diminuiti del 20 per cento soltanto perché abbiamo avuto
una reazione immediata. I muri non si alzano se le regole vengono
rispettate - ha ribadito Fedriga - ma, ripeto, non siamo un Paese
di confine".
Fedriga ha rimarcato "la totale assenza dell'Europa, che anzi ha
condannato i paesi che avevano iniziato a lavorare per la difesa
dei confini europei; penso solo a come è stata messa sul banco
degli imputati la Croazia o le accuse feroci rivolte all'Ungheria
quando hanno iniziato a prendere delle contromisure. È un sistema
che sta collassando: è la stessa Unione Europea a non far
rispettare i trattati di Schengen, che attribuiscono ai paesi che
rappresentano i confini estremi il dovere dei controlli".
Quanto all'ipotesi avanzata dall'ex presidente della giunta
regionale Renzo Tondo di portare i militari ai confini di
Ungheria e Bosnia, Fedriga ha dichiarato che "non è una scelta
che compete alla Regione, noi proseguiamo sulla strada della
collaborazione con la Slovenia che ci è molto amica in questo
impegno verso il controllo degli ingressi irregolari".
Fedriga ha risposto anche alle affermazioni del consigliere
regionale del Pd, Cristiano Shaurli, sull'incertezza dei numeri
relativi agli ingressi: "Shaurli si preoccupi dei numeri di
migranti irregolari entrati durante la precedente legislatura
quando il Friuli Venezia Giulia è stato colpito da un'ondata di
immigrazione clandestina enorme a cui il Pd non ha mai dato una
risposta seria".
ARC/SSa
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