Udine, 17 set - "Nessuna tregua ai professionisti del
bracconaggio. Questi esperti dell'attività illecita sappiano che
stiamo loro alle costole con un'azione di repressione svolta da
professionisti altrettanto esperti, conoscitori del territorio e
appassionati difensori del nostro patrimonio faunistico e
naturale".
È il messaggio lanciato oggi a Udine dall'assessore alle Risorse
forestali del Friuli Venezia Giulia, Stefano Zannier, nel corso
della presentazione dei risultati dell'attività antibracconaggio
svolta dal Nucleo operativo per l'attività di vigilanza
ambientale (Noava) del Corpo forestale regionale.
"Il bracconaggio perpetrato da pochi soggetti in maniera
sistematica e professionale ha effetti devastanti sul nostro
territorio perché agisce consapevolmente al di fuori di ogni
regola e per finalità esclusivamente economiche" ha denunciato
Zannier, confermando l'impegno della Regione nel contrasto
all'uccellaggione e alla caccia abusive.
Un impegno che si è già tradotto nel rafforzamento del Corpo
forestale, con l'arrivo di sei nuove unità, e nella conferma che
"è necessario mantenere un nucleo specializzato che svolga
attività di contrasto in maniera esclusiva ed altrettanto
specializzata così da svolgere un'azione di controllo continua e
un monitoraggio costante, pur nella discrezione più assoluta", ha
spiegato l'assessore.
Negli ultimi anni, il personale appartenente al Noava ha
segnalato all'Autorità giudiziaria 107 persone e posto sotto
sequestro 3.140 munizioni, 26 armi, 190 reti da uccellagione, 118
trappole e tagliole, 43 richiami elettromagnetici, circa 3.800
uccelli tra fauna viva e morta. Numeri frutto di un'attività
complessa, che richiede settimane e a volte mesi di
perlustrazioni del territorio, anche in zone impervie. Il
bracconaggio è infatti diffuso in tutta la regione, dove si
privilegia, a seconda delle fasce territoriali, l'uccellaggione o
la caccia agli ungulati, soprattutto cervi, caprioli e cinghiali,
spesso destinati al mercato della ristorazione illecita.
Recentemente, in un Comune della Carnia, dopo alcune settimane di
indagini e appostamenti, un uomo è stato colto in flagranza di
reato mentre era intento a recuperare fauna rimasta impigliata
nelle reti utilizzate per praticare l'uccellagione.
La conseguente perquisizione ha portato al ritrovamento e al
successivo sequestro penale di diversi uccelli, sia vivi che
morti, reti e materiali per allestire l'impianto di cattura
illegale, vari anelli illegalmente detenuti per avifauna e anche
cartucce non denunciate.
In un'altra recente attività d'indagine, sono state individuate e
fermate tre persone che stavano abbattendo specie di avifauna
durante il periodo di chiusura generale della caccia. Anche in
questo caso, le successive perquisizioni hanno portato al
sequestro di fucili, di un silenziatore, di cartucce non
denunciate, nonché di reti da uccellagione, numerosi capi di
fauna protetta ed animali impagliati illegalmente detenuti.
Il Noava, come ha ricordato il coordinatore del nucleo, Claudio
Freddi, è strutturato su quattro diversi ambiti operativi che
comprendono, oltre all'attività antibracconaggio, anche
l'attività di controllo nel settore della gestione di rifiuti,
emissioni in atmosfera e scarichi idrici, vigilanza in materia
agroalimentare, controllo sul traffico illecito di animali da
affezione, sulle modalità di trasporto degli animali da
allevamento e, in generale, sulle norme che disciplinano il
benessere animale. In quest'ultimo ambito, lo scorso giugno sono
stati sequestrati 34 cuccioli di cane importati illegalmente
dalla Slovacchia, in collaborazione con la Polizia Stradale e con
la successiva collaborazione dei Carabinieri forestali di Como.
Il Noava ha voluto infine rivolgere, a chiunque ritrovi reti per
uccellagione, tagliole o altri attrezzi destinati alla cattura di
fauna selvatica, l'appello ad allontanarsi immediatamente dal
luogo senza correre rischi né lasciare segni di presenza e
contattare tempestivamente il reparto (tel. 0432 660092 e-mail:
noava.cfr@regione.fvg.it) o la Stazione forestale competente per
territorio, fornendo gli elementi utili per l'individuazione del
sito.
ARC/SSA/fc
L’assessore alle Risorse agroalimentari e forestali, Stefano Zannier, assieme al coordinatore del Nucleo operativo per l’attività di vigilanza ambientale (Noava) del Corpo Forestale Regionale, Claudio Freddi, presenta i materiali sequestrati a seguito dell’attività antibracconaggio - Udine, 17 settembre 2019.
Foto ARC
L'assessore alle Risorse agroalimentari e forestali, Stefano Zannier, assieme al Nucleo operativo per l’attività di vigilanza ambientale (Noava) del Corpo Forestale Regionale - Udine, 17 settembre 2019
Foto ARC
Alcune tagliole e trappole illecite utilizzate dai bracconieri e sequestrate dal Nucleo operativo per l’attività di vigilanza ambientale (Noava) del Corpo Forestale Regionale - Udine, 17 settembre 2019.
Foto ARC