Covid: Riccardi, variante inglese in Fvg rilevata al 26%
Assenti le mutazioni brasiliana e sudafricana
Palmanova, 25 feb - "L'esito del sequenziamento sul campione di
tamponi positivi esaminato indica un andamento della diffusione
della variante inglese tutt'altro che trascurabile in Friuli
Venezia Giulia. Allo stesso tempo emerge l'assenza delle altre
due mutazioni, quella sudafricana e quella brasiliana".
Lo ha comunicato oggi il vicegovernatore con delega alla Salute,
Riccardo Riccardi a seguito dei risultati delle analisi
effettuate dal laboratorio di virologia dell'Azienda sanitaria
universitaria Giuliano Isontina in collaborazione con il Centro
di genomica e di epigenomica di Area Science Park di Trieste.
Nel dettaglio come ha spiegato Riccardi, relativamente alla
presenza della variante inglese si è passati da un'incidenza sui
casi esaminati del 5% (campioni del 3 e 4 febbraio) a quella del
26% (campioni del 18 febbraio).
Come ha sottolineato il vicegovernatore, le analisi sono state
compiute attraverso un'indagine di sequenziamento su 50 campioni
provenienti da aree diverse della regione. A tal riguardo, in
relazione alla diffusione della variante sul territorio del
Friuli Venezia Giulia, in base agli ultimi esami effettuati,
appare maggiormente pronunciata la situazione dell'Isontino, con
a seguire quella del Friuli centrale.
"Come noto - ha concluso Riccardi - a questa mutazione del Covid
è attribuita una capacità di diffusione accentuata di almeno il
37%. Al fine di prevenire l'insorgere di altri focolai i
Dipartimenti di prevenzione sono impegnati nelle operazioni di
tracciamento cercando di isolare il più possibile questa
variante".
ARC/GG/pph
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