Giorno Ricordo: Fedriga, sia memoria per costruire futuro Europa
Trieste, 20 feb - "Il Giorno del Ricordo non è semplicemente
una ricorrenza per un doveroso omaggio e il fondamentale e
necessario ricordo di chi è stato perseguitato, di chi ha perso
la vita da innocente, ma è anche un processo che sta costruendo
ciò che l'Europa dovrebbe rappresentare: è una memoria su cui
erigere il futuro, una delle basi fondanti dell'Europa stessa". Lo ha affermato il governatore del Friuli Venezia Giulia
Massimiliano Fedriga in Aula, all'apertura della seduta del
Consiglio regionale per commemorare le vittime delle foibe e la
tragedia collettiva dell'esodo. "Un confine dilaniato e un confine ricucito rappresentano il
futuro: e, metaforicamente, se non si ricorda e non si racconta
la verità quel filo che serve a ricucire non diventerà mai forte.
Voltarsi dall'altra parte significa lasciare aperto quello
strappo, mentre una ferita ricucita può formare un tessuto più
forte che può costruire le solide basi del futuro", ha aggiunto
il governatore a margine. Nel corso dell'intervento Fedriga ha sottolineato l'importanza di
fondare la pacificazione tra i popoli e il dialogo sulla verità,
pur difficili e drammatiche, e non su menzogne o sul silenzio. "Proprio nell'ottica di verità è fondamentale durante questa
commemorazione dire con fermezza - ha affermato il governatore -
che le persecuzioni perpetrate dai comunisti titini ai danni di
italiani innocenti non possono trovare negazione,
giustificazione, studiosi o pseudo studiosi che ne vogliono
ridurre la portata: dire che quei fatti sono stati una reazione
rispetto all'Italia, agli italiani, non è solo squallido
giustificazionismo ma è qualcosa di totalmente irrazionale e
falso. Basti pensare che il comunismo titino non ha infoibato
soltanto italiani, ma anche sloveni e croati. Ad uccidere
innocenti è stato un regime sanguinario, che da una parte voleva
fare una pulizia etnica colpendo italiani innocenti, dall'altro
colpire in modo feroce gli oppositori politici o chiunque potesse
mettere a rischio o in dubbio il regime. Questa è la verità
storica". Fedriga ha poi invitato, riprendendo il discorso del presidente
del Consiglio Mauro Bordin, a utilizzare quella verità senza
senso di rivalsa, ma in spirito di costruzione di pace e di
dialogo, citando le "esperienze emotivamente straordinarie e
istituzionalmente importantissime" di fronte alla Foiba di
Basovizza con i presidenti della Repubblica Italiana e Slovena, e
con la presenza quest'anno della Presidente del Consiglio. "È un percorso che ha fatto dei passi giganti negli ultimi
decenni ma che molta strada deve fare ancora: abbiamo l'obbligo
di farla non soltanto per ricordare, ma soprattutto per
costruire", ha concluso, rivolgendosi ai tanti studenti presenti
in Aula e ringraziando l'assessore regionale all'Istruzione
Alessia Rosolen per l'importante opera di coinvolgimento del
mondo della scuola.
ARC/EP/pph
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