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20.02.2024 13:31

Giorno Ricordo: Fedriga, sia memoria per costruire futuro Europa

Trieste, 20 feb - "Il Giorno del Ricordo non è semplicemente una ricorrenza per un doveroso omaggio e il fondamentale e necessario ricordo di chi è stato perseguitato, di chi ha perso la vita da innocente, ma è anche un processo che sta costruendo ciò che l'Europa dovrebbe rappresentare: è una memoria su cui erigere il futuro, una delle basi fondanti dell'Europa stessa".
Lo ha affermato il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga in Aula, all'apertura della seduta del Consiglio regionale per commemorare le vittime delle foibe e la tragedia collettiva dell'esodo.
"Un confine dilaniato e un confine ricucito rappresentano il futuro: e, metaforicamente, se non si ricorda e non si racconta la verità quel filo che serve a ricucire non diventerà mai forte. Voltarsi dall'altra parte significa lasciare aperto quello strappo, mentre una ferita ricucita può formare un tessuto più forte che può costruire le solide basi del futuro", ha aggiunto il governatore a margine.
Nel corso dell'intervento Fedriga ha sottolineato l'importanza di fondare la pacificazione tra i popoli e il dialogo sulla verità, pur difficili e drammatiche, e non su menzogne o sul silenzio.
"Proprio nell'ottica di verità è fondamentale durante questa commemorazione dire con fermezza - ha affermato il governatore - che le persecuzioni perpetrate dai comunisti titini ai danni di italiani innocenti non possono trovare negazione, giustificazione, studiosi o pseudo studiosi che ne vogliono ridurre la portata: dire che quei fatti sono stati una reazione rispetto all'Italia, agli italiani, non è solo squallido giustificazionismo ma è qualcosa di totalmente irrazionale e falso. Basti pensare che il comunismo titino non ha infoibato soltanto italiani, ma anche sloveni e croati. Ad uccidere innocenti è stato un regime sanguinario, che da una parte voleva fare una pulizia etnica colpendo italiani innocenti, dall'altro colpire in modo feroce gli oppositori politici o chiunque potesse mettere a rischio o in dubbio il regime. Questa è la verità storica".
Fedriga ha poi invitato, riprendendo il discorso del presidente del Consiglio Mauro Bordin, a utilizzare quella verità senza senso di rivalsa, ma in spirito di costruzione di pace e di dialogo, citando le "esperienze emotivamente straordinarie e istituzionalmente importantissime" di fronte alla Foiba di Basovizza con i presidenti della Repubblica Italiana e Slovena, e con la presenza quest'anno della Presidente del Consiglio.
"È un percorso che ha fatto dei passi giganti negli ultimi decenni ma che molta strada deve fare ancora: abbiamo l'obbligo di farla non soltanto per ricordare, ma soprattutto per costruire", ha concluso, rivolgendosi ai tanti studenti presenti in Aula e ringraziando l'assessore regionale all'Istruzione Alessia Rosolen per l'importante opera di coinvolgimento del mondo della scuola. ARC/EP/pph