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06.02.2024 14:40

Cultura: Anzil, San Vito Jazz voce di Fvg policentrico e polifonico



Udine, 6 feb - "La nostra visione per la Regione Friuli Venezia Giulia è quella di un luogo che promuove una cultura policentrica e polifonica: da 18 anni, San Vito Jazz non è solo un festival, ma rappresenta un punto di riferimento imprescindibile nel panorama artistico e culturale del Friuli Venezia Giulia, un fiore all'occhiello del nostro patrimonio musicale e un simbolo d'eccellenza nel mondo del jazz".

È il messaggio che il vicepresidente con delega alla Cultura e sport Mario Anzil ha voluto rivolgere a San Vito Jazz, il cui programma è stato presentato stamattina nella sede della Regione a Udine.

"Quest'anno il festival prosegue la sua tradizione, radicandosi profondamente nel nostro territorio: da una parte valorizza e promuove il suo ricco patrimonio culturale e artistico, dall'altra si apre alla ricerca di nuove voci e stimoli nel panorama del jazz internazionale. San Vito Jazz non è quindi solo un esempio di collaborazione tra artisti locali e internazionali, ma rappresenta anche un'opportunità per i giovani talenti di esibirsi e crescere accanto a nomi già affermati nel mondo del jazz" ha rimarcato Anzil.

Il vicepresidente nel suo messaggio ha poi voluto rivolgere "un ringraziamento al direttore Flavio Massarutto, all'amministrazione comunale di San Vito al Tagliamento, all'Ert e a tutti i collaboratori per il costante impegno che ogni anno dedicano all'organizzazione di San Vito Jazz. Sono certo che anche quest'anno sapranno regalarci un'edizione speciale, capace di entusiasmare gli amanti del jazz e non solo, con una ricerca musicale profonda e di grande interesse. Siamo una Regione ricca di proposte culturali, capace di sviluppare proposte innovative e forte di un patrimonio di risorse umane con grande competenza nell'ambito culturale e musicale anche di valenza internazionale".

La rassegna è stata presentata dal direttore Massarutto, che guida il festival dalla sua prima edizione. L'apertura (2 marzo) è affidata a un progetto commissionato al sassofonista pordenonese Francesco Bearzatti che si misurerà per la prima volta con un organico per lui inconsueto. The Peace Concert, vedrà sul palco con Bearzatti un "doppio quartetto", composto da lui stesso, Federico Casagrande alla chitarra, Alessandro Turchet al contrabbasso e U.T. Gandhi alle percussioni, e il Quartetto d'Archi Arrigoni con Giovanni Di Giorgio e Domenico Mason al violino, Jessica Orlandi alla viola e Federico Covre al violoncello. Successivamente saranno protagoniste le donne con il tributo - firmato Graziella Vendramin per la parte musicale e Valerio Marchi per quella testuale - a Nina Simone (9 marzo), il nuovissimo progetto della cantante Sara Zaccarelli (16 marzo) assieme al Soul Train composto da Matteo Benvenuti (chitarra elettrica), Mecco Guidi (tastiere), Massimo Zanotti (trombone e voce), Gabriele Bolognesi (sax), Alessandro Cianferoni (basso) e Daniele Cianferoni (batteria), con sonorità di Arteha Franklin, Solomon Burke, Sam Cooke, Ray Charles, Amy Winehouse, Big Easy, New Orleans; per chiudere con un artista in grande ascesa come il pianista brasiliano Amaro Freitas (23 marzo). Completa il programma un approfondimento sulla figura di Abbey Lincoln attraverso la presentazione dell'ultimo libro di Luigi Onori a lei dedicato (7 marzo).

San Vito Jazz è organizzato dall'Ente regionale teatrale del Friuli Venezia Giulia e dal Comune di San Vito al Tagliamento con la collaborazione della Fondazione Luigi Bon e di Rai Radio3, e il sostegno di Atap. ARC/SSA/ma