Sicurezza: presenza Polizia garantisce qualità della vita
Trieste, 4 mag - Il senso di sicurezza, che la vista di un
uomo in divisa trasferisce ai cittadini, rappresenta un obiettivo
da conseguire facendo in modo che - dopo i blocchi ai turnover
conseguenti alla crisi economica - si rafforzi una stagione di
nuove assunzioni nella Polizia di Stato, al fine di garantire
alla comunità regionale quella serenità che è una componente
essenziale della qualità della vita.
Questo il concetto espresso oggi a Trieste dall'assessore
regionale alla Sicurezza nel corso del raduno del 66° corso
Allievi Guardie di Pubblica sicurezza, che ha visto la
partecipazione di una folta rappresentanza di quei 647 giovani
che nel 1980 terminarono il percorso formativo e di addestramento
finalizzato all'avvio del servizio di Polizia.
Come è stato ricordato dall'esponente dell'Esecutivo regionale,
la società italiana di quarant'anni fa si inseriva in un contesto
sociale, politico ed economico profondamente diverso da quello
attuale. E se il terrorismo di matrice estremista dell'epoca non
induce certo a nostalgie, la condizione del bilancio pubblico e
dell'economia in generale porta invece a un paragone deficitario
con l'attualità, dal momento che gli investimenti di quegli anni
consentirono alle forze di Polizia di poter contare su un
organico numericamente adeguato alle necessità del Paese.
La Regione, rivolgendosi alla folta platea degli ex allievi del
66° corso, ha poi sottolineato come poliziotti si rimanga per
tutta la vita, perché anche quando un esponente delle forze
dell'ordine termina di indossare la divisa, egli conserva sempre
quei valori improntati alla coesione sociale e al senso dello
Stato, la cui importanza è determinante per superare le
contraddizioni e i problemi dell'Italia di oggi.
ARC/GG
Il raduno degli allievi di Polizia del 66° corso
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