Ambiente: Scoccimarro, sì a procedure più rapide per sghiaiamenti
Entro settembre avvio lavori mitigazione rischio esondazioni su
torrenti Cellina e But
Trieste, 28 mag - Snellire le procedure ordinarie per affidare
le concessioni di sghiaiamento e attivare con velocità le
strutture regionali sulle misure straordinarie per prevenire
esondazioni determinate dalla ridotta capacità degli alvei dei
fiumi di competenza regionale.
Sono questi in sintesi i due punti su cui si impegnerà la Giunta
regionale a seguito dell'approvazione da parte del Consiglio
regionale della mozione 41 "Sghiaiamento dei bacini idrografici
regionali per il superamento delle criticità emerse in occasione
di eventi alluvionali" sulla quale l'assessore regionale
all'Ambiente Fabio Scoccimarro ha dato parere positivo in Aula.
Rispondendo ai quesiti della mozione, Scoccimarro ha sottolineato
che il primo punto è già oggetto della norma sulla
semplificazione voluta dall'esecutivo Fedriga.
Ricordando che l'ente concedente è sempre la Regione, mentre i
Comuni partecipano mediante il rilascio del relativo parere di
competenza nell'ambito della procedura con cui si approva il
progetto di estrazione del materiale, Scoccimarro ha condiviso il
contenuto della mozione per una riduzione dei tempi per
l'approvazione di questi progetti.
Per favorire gli interventi di sghiaiamento e di consolidamento
delle difese arginali è inoltre allo studio un intervento per
consentire che il 50% dei canoni dovuti per il prelievo del
materiale sghiaiato sia impiegato direttamente in lavori di
sistemazione delle difese arginali, mentre il restante 50% del
canone sia destinato direttamente ai Comuni.
In merito al secondo punto, invece, Scoccimarro ha dato conto dei
principali interventi seguiti dalla Direzione Ambiente ed
energia, di cui il Commissario straordinario per l'emergenza
dell'ottobre 2018 si avvale per la realizzazione degli interventi
di mitigazione del rischio di esondazione, e ha rinnovato
l'impegno a contrattualizzare la maggior parte degli interventi
entro settembre di quest'anno.
Sui sei interventi previsti e già finanziati con fondi della
Protezione civile nazionale, cinque vedono già affidata la
progettazione definitivo/esecutiva: quello sul torrente Cellina a
Barcis (1milione) e a Cimolais (1,5 mln); quelli sull'asta del
torrente But a Paluzza (2 mln) e nella frazione di Timau (2 mln)
e nei comuni di Tolmezzo, Zuglio, Sutrio, Paluzza e Cercivento (4
mln). È invece ancora il corso la gara di progettazione per
l'intervento sul torrente Compol, due km a monte di Cimolais (2
mln).
ARC/EP/ppd
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