Trieste, 29 mag - Regione Friuli Venezia Giulia, Anci e
Organizzazioni sindacali di categoria hanno condiviso un
protocollo d'intesa per la gestione della sicurezza dei luoghi di
lavoro nelle amministrazioni pubbliche del Comparto unico,
finalizzato ad arginare la diffusione del Covid-19.
Il testo del protocollo è stato approvato oggi dalla Giunta
regionale su proposta dell'assessore alla Funzione pubblica,
Pierpaolo Roberti dopo diversi confronti tenutisi nelle scorse
settimane tra l'Amministrazione regionale, l'associazione dei
Comuni e le rappresentanze sindacali.
L'intento, come ha sottolineato Roberti, è quello di "fornire
delle linee guida che ciascuna amministrazione del Comparto unico
del pubblico impiego regionale e locale, nella sua autonomia, è
tenuta ad applicare tenendo conto delle condizioni di partenza,
della dimensione, della collocazione geografica, del grado di
diffusione del virus e delle specifiche condizioni di ogni
rispettiva comunità locale. Le linee guida affrontano la fase
emergenziale, con uno sguardo futuro anche al ritorno alla
normalità".
"In questo modo - ha spiegato ancora Roberti - sono state
definite le misure comuni di prevenzione e protezione da attuare
nella gestione dell'emergenza per ridurre al minimo i rischi di
diffusione del contagio e salvaguardare la salute dei lavoratori
del pubblico impiego e dei cittadini che fruiscono dei servizi
resi dalla Pubblica amministrazione a tutti i suoi livelli".
Il protocollo si applica a tutti i lavoratori delle
amministrazioni del Comparto unico del pubblico impiego regionale
e locale, indipendentemente dalla natura del rapporto di lavoro,
e all'utenza esterna che debba accedere all'interno dei luoghi di
lavoro delle Pubbliche amministrazioni.
Le linee guida attribuiscono centralità al ricorso al lavoro
agile (o smart working) che si conferma la modalità ordinaria di
organizzazione dell'attività lavorativa nella fase di emergenza,
con la preventiva qualificazione delle funzioni da svolgere per
una miglior gestione dell'attività.
Di conseguenza è previsto il potenziamento delle soluzioni
tecnologiche per l'accesso da remoto e il supporto della Regione
Friuli Venezia Giulia nel fornire l'adeguata dotazione
informatica.
Sono inoltre previste misure di natura prettamente sanitaria e di
sicurezza che si concretizzano in regole igieniche e di
protezione individuale, quali distanziamento sociale, lavaggio
frequente delle mani, protocolli di igienizzazione e
sanificazione degli ambienti, comportamenti individuali,
controllo e limitazioni degli accessi, informazione al personale,
attività nei cantieri.
Il documento raccomanda anche l'individuazione, da parte di ogni
amministrazione, dei soggetti che non devono essere richiamati a
svolgere l'attività in presenza in quanto sottoposti a maggior
rischio per la salute personale. Si tratta dei lavoratori
immunodepressi, dei soggetti con patologie croniche o determinate
condizioni mediche di base, delle donne in gravidanza, dei
portatori di disabilità (con valutazione da fare caso per caso) e
dei lavoratori sopra i 65 anni.
Vi è poi l'impegno conclusivo ad affrontare, nelle competenti
sedi, tutti gli aspetti relativi all'applicazione dell'istituto
del lavoro agile nella fase successiva a quella generata
dall'emergenza epidemiologica.
ARC/SSA/pph
L'assessore regionale alla Funzione pubblica, Pierpaolo Roberti
Foto Regione FVG