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23.04.2024 12:52

Salute: Regione, ambiti spazi naturali per cogliere bisogni cittadino

Oggi una giornata di approfondimento a Pordenone

Palmanova, 23 apr - I principi della Legge regionale 33 del 1988, con la quale furono definiti gli ambiti per rispondere alla domanda sociale del cittadino - con l'importante coinvolgimento e la collaborazione degli enti locali -, confermano nel nostro tempo la loro attualità. Sono stati poi rafforzati dai contenuti e dagli indirizzi dalla Legge regionale 22 del 2019 che mette al centro in particolare il tema dell'integrazione socio-sanitaria, con un ruolo certamente di primo piano ricoperto dai Comuni, per la loro capacità insita e naturale di intercettare i bisogni della collettività. Nella contemporaneità della nostra società, i Municipi sono sempre più protagonisti anche nei modelli di organizzazione che coinvolgono il sistema della cooperazione sociale e del Terzo settore, alleati strategici e imprescindibili pure per i percorsi di co-progettazione, capisaldi questi ultimi dell'azione della Regione.

Sono alcuni dei concetti espressi dall'assessore alla Salute del Friuli Venezia Giulia, intervento questa mattina in videoconferenza, da Palmanova, alla giornata di approfondimento promossa dalla Regione a Pordenone dal titolo "Gli ambiti territoriali sociali: verso un nuovo modello per diritti di cittadinanza".

Nel ringraziare i partecipanti per la loro presenza e per il loro contributo, l'esponente dell'Esecutivo ha fatto notare come l' incontro abbia avuto la bontà di mettere insieme le esperienze maturate nella nostra regione, portando all'attenzione di tutti vissuti e iter utili a implementare strumenti, politiche e percorsi nello specifico settore. È stato inoltre sottolineato che il confronto di oggi produrrà certamente ulteriori elementi di lavoro per andare a migliorare i servizi dedicati al cittadino, consentendo di affrontare più preparati e con maggiore consapevolezza anche fenomeni emergenti di particolare rilevanza - come nuove povertà, non autosufficienza e inclusione sociale - e di farlo tramite il rafforzamento dell'integrazione socio-sanitaria, che è imprescindibile.

L'assessore alla Salute ha ricordato anche come il sistema sanitario, che necessita di una revisione strutturale dell'impianto, presenti una forte componente di domanda sociale alla quale è necessario dare una risposta. È stato evidenziato come in tal senso la Regione sia fortemente impegnata in questo percorso, destinando risorse rilevanti nell'organizzazione del sistema: il fondo sociale regionale per il 2024 ha stanziato 93 milioni di euro, 42 sono i milioni messi in campo per la non autosufficienza, mentre il fondo sociale per la disabilità è di 8,5 milioni di euro, solo per fare qualche esempio. ARC/PT/ma