Udine, 23 lug - La Regione intende programmare per la fine
dell'estate, assieme all'Enit, l'Agenzia nazionale per il
turismo, un incontro con i vertici delle realtà turistiche dei
Paesi dell'area baltico-danubiana, nel quale coinvolgere i
rappresentanti degli operatori, i media, gli opinion leader, e
poter riprogrammare le strategie di promozione e comunicazione,
tarandole rispetto alle potenzialità di un mercato che è stato
fortemente condizionato dalla pandemia. L'obiettivo è quello di
far recuperare alle realtà del Friuli Venezia Giulia quei flussi
turistici che nell'estate 2020 stanno mancando anche nelle
località marine delle nostre coste.
È quanto emerso da un incontro in videoconferenza tra l'assessore
regionale alle Attività produttive e i vertici nazionale e del
Friuli Venezia Giulia dell'Enit.
Come evidenziato dalla Regione, i riflessi dell'emergenza
pandemia stanno producendo nelle località balneari effetti ancor
più pesanti di quanto era stato ipotizzato. Ne è un esempio
quanto sta accadendo a Lignano Sabbiadoro dove, a oggi, le
entrate derivanti dalla tassa di soggiorno hanno registrato un
drastico calo. Un dato questo che rende l'idea di quanto le
istituzioni si debbano adoperare per aiutare gli operatori del
settore turistico a traghettare le loro attività oltre il guado
della crisi in atto.
Perciò si è deciso di studiare nuove strategie che, se potranno
produrre effetti più prossimi sulla stagione invernale,
consentiranno comunque di tracciare le basi per il rilancio di
quella estiva 2021. La Regione, all'inizio dell'anno, aveva già
programmato interventi finalizzati a favorire sia il rinnovamento
delle strutture ricettive, tanto al mare che in montagna, sia
l'innovazione.
Dall'analisi compiuta durante l'incontro, la Regione ha
evidenziato che vi sono delle realtà ricettive da adeguare alle
attese di un turismo moderno, che richiede e persegue la qualità.
Se, almeno in parte, al mare la ristorazione va un po' meglio
rispetto al settore alberghiero, i dati di maggior sofferenza
sono quelli della ricettività.
Nel vertice è emersa dunque la necessità di studiare percorsi di
promozione nuovi e mirati, per stimolare la ripresa del flusso
turistico verso le località del Friuli Venezia Giulia, ma anche
scoprire nuove nicchie di mercato per l'offerta turistica, che
alla ripresa della normalità si potranno rivelare un valore
aggiunto rispetto all'utenza tradizionale.
Si tratta di ipotesi condivise dall'Enit la quale, a sua volta,
dovrà valutare nuove strategie di mercato e comunicazione,
rendendosi pienamente disponibile ad affiancare la Regione lungo
questo percorso.
ARC/CM/al