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05.03.2015 17:31

GRANDE GUERRA: SERRACCHIANI SCRIVE A MATTARELLA PER I "FUCILATI DI CERCIVENTO"

La presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani ha chiesto oggi al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella "il suo intervento affinché possa essere formalmente restituito l'onore alla memoria dei quattro alpini fucilati".

Trieste, 05 mar - La presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani ha chiesto oggi al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella "il suo intervento affinché possa essere formalmente restituito l'onore alla memoria dei quattro alpini fucilati".

La presidente, che auspica "una sua prossima e attesa visita in Friuli Venezia Giulia", intende ottenere dal Capo dello Stato la riabilitazione dei quattro giovani alpini friulani, Basilio Matiz e Gaetano Silvio Ortis di Paluzza, Giovanni Battista Coradazzi di Forni di Sopra e Angelo Primo Massaro di Maniago, che nel luglio del 1916 vennero fucilati a Cercivento, dopo che pochi giorni prima la loro compagnia si rifiutò di portare l'ennesimo assalto alla cima Est della Creta di Collinetta.

Come ricorda Serracchiani a Mattarella, ottanta alpini furono accusati del reato di rivolta e, a seguito di un sommario processo, quattro di loro vennero passati per le armi "da mano amica". Si tratta, ha scritto la presidente, di un episodio che, sebbene poco conosciuto dal grande pubblico è entrato nella coscienza delle popolazioni locali e rappresenta una ferita ancora aperta lasciata in eredità da quella che giustamente è stata definita "inutile strage".

La presidente Serracchiani, nella lettera indirizzata al Presidente Mattarella, ricorda infine che già in anni passati si era tentato di ottenere la riabilitazione dei quattro soldati friulani, ad esempio con la richiesta di revisione del processo da parte della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, e che oggi è in atto un'iniziativa da parte del Messaggero Veneto, che sta riscuotendo una vasta adesione popolare: "un appello" che è stato fatto proprio da due ordini del giorno approvati all'unanimità dal Consiglio regionale e dal Consiglio provinciale di Udine.

ARC/RM