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07.11.2016 16:37

SERRACCHIANI A CONFRONTO CON STUDENTI DELL'UNIUD A GORIZIA

La presidente ha partecipato a un role play, ovvero l'interpretazione di un ruolo di grande responsabilità, come quello di un amministratore delegato di un'azienda produttrice di telefoni cellulari che deve rendere conto al pubblico di alcune disfunzioni di apparecchi che hanno causato danni fisici a delle persone.

Gorizia, 7 novembre - Davanti a una folta platea di studenti del Corso di Pubbliche relazioni, nella sede distaccata dell'Università di Udine a Gorizia, la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani oggi ha partecipato a una particolare esperienza formativa: un cosiddetto role play,  ovvero l'interpretazione di un ruolo di grande responsabilità, come quello di un amministratore delegato di un'azienda produttrice di telefoni cellulari che deve rendere conto alla pubblica opinione di alcune disfunzioni di smartphone  che hanno causato danni fisici a delle persone.

In pratica la gestione di una crisi declinata all'ambito della comunicazione, con tanto di intervista televisiva, con il giornalista Rai Andrea Romoli nei panni di un cronista particolarmente aggressivo, e poi la conferenza stampa, nella quale gli studenti dovevano cercare di mettere in difficoltà Serracchiani in versione capo d'azienda. "Un'esperienza estremamente interessante", l'ha definita la presidente, la quale ha sottolineato come interfacciarsi con i media  faccia parte del lavoro di chi quotidianamente deve dar conto dei risultati del proprio operato e delle sue ricadute sulla vita dei cittadini.

In questo contesto, ha detto la presidente, un pubblico amministratore può trovarsi a dover fronteggiare anche una situazione di crisi per certi versi analoga a quella messa in scena  all'Università. A tal riguardo gli studenti hanno chiesto qual è e quale dovrebbe essere il rapporto con la stampa. "I giornalisti - ha risposto Serracchiani - sono un medium  fondamentale per comunicare ciò che quotidianamente faccio come presidente di Regione".

La presidente infatti ha spiegato che, rispetto a un messaggio espresso direttamente, la mediazione del giornalista oggettivizza e rende più credibile il contenuto della comunicazione. In quanto professionalmente veicolato, il messaggio si differenzia così dalla mera propaganda.

Gli studenti poi si sono dimostrati particolarmente interessati anche alla spiegazione di quali sono i modi per relazionarsi con l'esterno da un punto di vista comportamentale: il tono della voce, la postura del corpo e l'uso della prima persona plurale, il noi, piuttosto che l'io, quando si rappresenta una struttura organizzata come un'azienda o un ente pubblico.

Soddisfatto alla fine l'organizzatore dell'incontro, il professor Claudio Melchior, il quale ha rimarcato l'obiettivo di questo tipo di esperienza da un punto di vista didattico, che fa emergere le tecniche comunicative di un soggetto qualificato anche al di fuori del suo abituale settore di competenza.

ARC/GG/ppd

 
a margine della partecipazione a un role play con studenti del Corso di Relazioni pubbliche, nella sede dell'Università di Udine, rilasciate a Gorizia il 7 novembre 2016