Imprese: Bini, terziario Fvg tiene ma serve sforzo in più
Trieste, 19 feb - "Il terziario del Friuli Venezia Giulia ha
tenuto e nel turismo è cresciuto. A fronte di una Regione che sta
investendo, chiediamo ora agli imprenditori uno sforzo importante
e senso di responsabilità soprattutto per il mantenimento dei
posti di lavoro".
È il concetto espresso dall'assessore regionale alle Attività
produttive, Sergio Emidio Bini, alla presentazione del rapporto
di ricerca sul terziario nel quarto trimestre del 2018.
L'illustrazione, curata da Format Research per Confcommercio Fvg,
si è tenuta a Trieste, nella sede della Regione di via Trento.
Nel corso del 2018, in Friuli Venezia Giulia sono nate 5.450
nuove imprese e ne sono cessate 5.750 (-300), con un saldo
positivo solo con riferimento alle imprese del terziario (3.984
nate, 3.565 cessate, +419).
Per quanto riguarda la stagione dei saldi invernali si è
registrato un leggero aumento del numero di visite negli esercizi
commerciali del Friuli Venezia Giulia rispetto alla stagione
precedente (gennaio 2018). Il dato, appena più accentuato nei
comuni delle province di Trieste e Udine, ha trovato conferma
anche negli incassi. Ha denunciato invece una flessione, sempre
nell'ultimo trimestre 2018, l'indicatore di fiducia delle imprese
regionali del terziario rispetto all'andamento dell'economia
nazionale ed è leggermente diminuita in Friuli Venezia Giulia la
richiesta di credito nel settore (29,5% le imprese che ne hanno
fatto richiesta contro il 30% dei tre mesi precedenti).
Tra i problemi di fondo che compongono quelle che Bini ha
definito "le nubi all'orizzonte", figura la continua crescita
dell'e-commerce, che determina anche una riduzione delle entrate
erariali nelle casse della regione. Si tratta di una crescita che
"non può essere arrestata ma deve essere regolamentata".
"Per il terziario - ha evidenziato l'assessore - la Regione
Friuli Venezia Giulia ha investito parecchio sia dal punto di
vista normativo sia sotto il profilo delle linee contributive,
perché riteniamo che si tratti di un settore che può dare molto.
In particolare il turismo può crescere moltissimo".
Per favorire la nascita di nuove strutture ricettive, Bini ha
ricordato che è stato allungato il periodo di finanziamento (da
15 a 25 anni) e sono stati ampliati i massimali (da 500mila euro
a 4 milioni) con copertura dell'investimento all'80 per cento.
L'altra priorità è data dai centri storici. "Dobbiamo farli
ripartire, Regione e Comuni ma anche gli imprenditori - così Bini
- devono adoperarsi". Se proprio a chi investe in attività
produttive la Regione chiede di profondere uno sforzo maggiore
sul territorio del Friuli Venezia Giulia, al tempo stesso, a
giudizio dell'assessore, "occorre superare in Italia un clima
anti-impresa sviluppando politiche generali a vantaggio di chi
genera lavoro".
In Friuli Venezia Giulia le attese restano in ogni caso positive
sull'occupazione nel terziario, secondo il sondaggio Format
Research. Le imprese ipotizzano un'ulteriore crescita del numero
degli addetti rispetto al trimestre precedente e l'indice di
"sentiment" sale costantemente dal secondo trimestre 2018 al
primo trimestre 2019.
ARC/PPH/fc
Imprese: Bini, terziario Fvg tiene ma serve sforzo in più
L'assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini, alla presentazione del rapporto di ricerca sul terziario nel quarto trimestre del 2018
Foto Regione FVG
Header
contenuto
Attenzione!
Il sito è ottimizzato per le versioni recenti dei browser più utilizzati.