quaderniORIENTAMENTO_48_17_web_unito - page 8-9

6
7
Cavazzo Carnico, Centrale
idroelettrica di Somplago,
Mario Deluigi (ideatore) e Scuola
Mosaicisti del Friuli (esecuzione),
decorazione musiva,
Motivi
decorativi
, 1957
I MOSAICI IN FRIULI VENEZIA GIULIA
QUADERNI DI
ORIENTAMENTO 48
Alla scoperta delle
opere in regione
Parallelamente è nato il progetto di
censimento e di catalogazione dei mo-
saici che si trovano in regione, a prescin-
dere da quelli antichi - di Aquileia, Grado
e San Giusto a Trieste per citare i più noti
- ai quali viene ormai riconosciuto il loro
grande rilievo storico artistico.
Promossa una prima ricognizione
tramite i Comuni, la ricerca è prosegui-
ta con la raccolta sistematica delle in-
formazioni tramite i sopralluoghi nelle
varie località. I risultati di questa attività
conoscitiva hanno consentito l’edizione,
nel 2011, del volume “Mosaici in Friuli
Venezia Giulia. Guida catalogo alle opere
musive”con immagini e indicazioni per
possibili itinerari di visita. Hanno anche
incrementato i dati pubblicati nel Siste-
ma Informativo Regionale del Patrimonio
Culturale – SIRPAC: le oltre 400 schede
finora compilate e consultabili da tutti
nel web dimostrano l’ampia diffusione
in regione delle opere musive realizzate
in periodi e contesti diversi da laboratori
privati, maestri, appassionati, studenti.
La ricerca e la catalogazione ha con-
fermato il ruolo fondamentale della
Scuola, unica nel suo genere non solo
per la preparazione teorica e pratica,
ma anche punto di riferimento per i
committenti dei lavori e per i laborato-
ri esterni specializzati. Si tratta di realtà
produttive autonome, una cinquantina
in tutta la regione, costituite da ex allievi
che all’occorrenza collaborano tra loro
e con la Scuola, in grado di soddisfare
tutte le richieste, anche le più impe-
gnative provenienti spesso dall’estero.
Le collocazioni.
Dalle chiese alle
scuole
Con esiti artistici diversi, capillare
risulta la collocazione dei mosaici sul
territorio eseguiti per devozione in chie-
se, cappelle votive, cimiteri, residenze
private. Pannelli sono inseriti in sede
istituzionali, quali municipi, ma anche in
teatri, scuole, palestre e sono dovuti alla
legge cosiddetta del 2%. (n. 717/1949 e
successive modificazioni) che dispone
di destinare a nuove opere d’arte una
quota non inferiore al 2% della spesa
complessiva del progetto.
Una cinquantina sono le decorazioni
negli istituti scolastici, alcune, come a
Udine, risalenti agli anni ’60. Interessanti,
fantasiose e colorate si presentano le
sperimentazioni didattiche: composi-
zioni spesso a moduli create all’interno
delle classi ed esposte nelle scuole di
appartenenza.
In mosaico sono realizzati numerosi
gruppi scultorei, stele e monumenti, a
cui è affidata la memoria e la rievoca-
zione di fatti storici come le guerre e il
terremoto del 1976; installazioni in sedi
di rappresentanza e luoghi pubblici che
caratterizzano uno spazio architettonico
come, rimanendo sempre a Spilimber-
go, la Corte Europa con interventi di
Giulio Candussio e Stefano Jus.
Gli autori. Il
pittore e il
mosaicista
Fondamentale risulta il dato sulla pa-
ternità dell’opera: la pubblicazione e le
schede del Sistema Informativo Regio-
nale del Patrimonio Culturale riportano
il nome dell’esecutore e dell’autore del
disegno, del bozzetto e del cartone da
cui deriva. Distinguendo l’apporto di cia-
scuno, sono emerse denominazioni di
laboratori e di botteghe che hanno con-
cretamente realizzato le idee, espresse
per lo più su carta, di artisti conosciuti
soprattutto in campo pittorico, che a
vario titolo hanno avuto contatti con
la Scuola, alcuni in modo sporadico,
altri, come molti maestri, nell’ambito
dell’attività didattica.
Facendo il confronto tra i materiali
preparatori conservati negli archivi si
coglie così il rapporto tra l’elaborazione
primo giugno 2016 nell’Ente regionale
per il patrimonio culturale del Friuli
Venezia Giulia.
Il progetto ha previsto alcuni lavori
preliminari quali il riordino e l’inventa-
riazione degli archivi della Scuola per
rendere consultabili bozzetti, cartoni
preparatori, disegni, progetti, fotogra-
fie, modelli, atti amministrativi e didat-
tici riguardanti l’attività scolastica e le
opere realizzate. Tale documentazio-
ne contiene interessanti informazioni
per ricostruire l’intero iter di un’opera,
dalla committenza all’ideazione, dal
contesto alle fasi esecutive. I dati sono
stati informatizzati e pubblicati, nel
2000 e nel 2003, in due volumi che
testimoniano la storia e la ricca pro-
duzione della Scuola spilimberghese.
Come si può appurare negli archivi
si conserva un numero cospicuo di
bozzetti (oltre 1500 di varia tipologia)
per la trasposizione a mosaico, spesso
ideati nell’ambito dei corsi annuali di
formazione. Non tutti furono realizzati
ma nell’insieme costituiscono una do-
cumentazione preziosa delle relazioni
proficue intrecciate costantemente
dalla Scuola con gli artisti regionali,
nazionali e internazionali.
1,2,4-5,6-7 10-11,12-13,14-15,16-17,18-19,20-21,22-23,24-25,26-27,28-29,...87
Powered by FlippingBook