Lavoro: Fvg, impegno crescente su inserimento persone disabili
Zugliano di Pozzuolo del Friuli, 16 mag - Il collocamento di
persone con disabilità è un obiettivo che la Regione persegue con
convinzione e crescente impegno, sia attraverso il canale del
collocamento mirato che nei percorsi di formazione sorretti da
risorse del Fondo sociale europeo e del bilancio regionale.
È quanto ha riferito l'assessore regionale a Lavoro, istruzione,
formazione, ricerca, università e famiglia che oggi pomeriggio è
intervenuta al Centro Balducci di Zugliano alla tavola rotonda
sul diritto al lavoro in salute mentale, promossa dal
Coordinamento Associazioni per la Salute Mentale del Friuli
Venezia Giulia. Al confronto hanno preso parte anche Giancarlo
Carena presidente zonale Cna Trieste, Michela Vogrig presidente
Legacoop Fvg e Luca Fontana, presidente Confcooperative
Federsolidarietà Fvg.
A fronte di pratiche differenziate tra aziende sanitarie, la
Regione si distingue per aver adottato molti protocolli
consolidati per la gestione della rete della cooperazione che
garantiscono l'accesso delle persone iscritte al collocamento
mirato all'interno dei percorsi di lavoro.
Vi è una forte collaborazione sia con gli enti del terzo settore
che con le imprese, ma rispetto a quest'ultimo ambito ci sono
maggiori spazi su cui l'Amministrazione regionale ritiene di
potere e dover agire e che investono soprattutto il settore delle
imprese private. Secondo l'assessore, una comunità socialmente
responsabile deve rafforzare la collaborazione cooperativa e
ampliare le entità degli incentivi per le assunzioni delle
persone in collocamento mirato. Una delle leve su cui la Regione
sta lavorando è quella degli incentivi all'assunzione nelle
aziende che hanno obbligo di assunzione di persone con disabilità
con l'obiettivo di ridurre i casi di elusione degli obblighi
normativi.
Sul complessivo quadro occupazionale incide anche il cambiamento
del mondo del lavoro che sta mutando in maniera profonda e
veloce: in questa cornice, la Regione sta incentivando il
tutoraggio, i tirocini inclusivi, l'adeguamento del posto del
lavoro, l'abbattimento delle barriere architettoniche per
favorire l'inserimento del lavoratore disabile, il percorso
formativo. A ciò si aggiunge l'impegno della Regione
nell'invertire la tendenza al ricorso a contratti a tempo
determinato di durata non superiore ai sei mesi, una tipologia
che va superata sia per i lavoratori disabili che per tutti gli
altri.
ARC/SSA/gg
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