Energia: Scoccimarro, revoca gare gas e stazione appaltante a Cafc
L'assessore ha spiegato ai sindaci i motivi del provvedimento Udine, 8 feb - "Abbiamo proceduto alla revoca delle procedure
di gara per l'affidamento in concessione del servizio di
distribuzione del gas come forma di autotutela per tre motivi: il
primo perché lo scenario attuale è molto diverso da quando sono
state indette le procedure con i relativi requisiti di
partecipazione alla gara; il secondo perché è mutato radicalmente
il quadro geopolitico dell'energia; il terzo perché la Regione
come caso del tutto singolare in Italia, avendo assorbito il
ruolo delle Province, si è trovata nel dubbio legittimo se si
potesse operare come controllore e come controllato". Lo ha spiegato l'assessore regionale alla Difesa dell'Ambiente e
Energia Fabio Scoccimarro alla platea di amministratori locali
convenuti all'auditorium Comelli di Udine per un momento
informativo sulla revoca di due procedure di gara per
l'affidamento in concessione del servizio di distribuzione del
gas nell'Ambito Territoriale Minimo Udine 1-Nord e nell'Ambito
Territoriale Minimo Udine 3-Sud e sulla formalizzazione del ruolo
di stazione appaltante in capo a Cafc spa. Nel corso dell'incontro è stato sottolineato come con la riforma
del 2014 la Regione abbia acquisito le competenze della allora
Provincia di Udine che aveva avuto il ruolo di stazione
appaltante delle due procedure di gara conferitele dagli Enti
locali concedenti, ovvero dai Comuni compresi nella specifica
territorialità delle gare. Per superare la conflittualità del rapporto
controllato/controllore era necessario individuare un soggetto
che fungesse da stazione appaltante per la gestione delle
procedure di gara per l'affidamento del servizio di distribuzione
del gas naturale. Scoccimarro si è rivolto ai rappresentanti dei Comuni spiegando
che "è nella possibilità degli Enti locali demandare il ruolo di
stazione appaltante individuando un Comune capofila, o la
Provincia, o un altro soggetto già istituito, quale una società
di patrimonio delle reti". In merito alla scelta di Cafc, l'assessore ha ricordato che si
tratta di una società a capitale interamente pubblico che ha per
oggetto lo svolgimento della gestione delle risorse energetiche e
di distribuzione del calore nonché l'acquisto e la distribuzione
di gas metano, la produzione e la distribuzione di energia
elettrica. Cafc, in particolare, funge da gestore del servizio idrico
integrato in quasi la totalità dei Comuni (114 su 115, solo Grado
non fa parte della composizione societaria) appartenenti
all'Ambito Territoriale Udine 1-Nord e all'Ambito Territoriale
Udine 3-Sud. "Per tali Comuni avere il medesimo referente per la gestione del
gas e dell'acqua rappresenterebbe un indubbio vantaggio" ha fatto
notare Scoccimarro.
ARC/EP/al
La platea dei sindaci presenti all'incontro svoltosi oggi in Regione a Udine
L'assessore Scoccimarro nell'incontro con i sindaci nella sede della Regione a Udine
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