Ambiente: Scoccimarro, Noava tutela salubrità territorio
Il bilancio di un anno di attività svolta dall'organo di
vigilanza del Corpo forestale regionale Trieste, 19 set - "In 12 mesi di attività sul territorio
regionale in materia di vigilanza ambientale, Noava ha segnalato
all'Autorità giudiziaria 40 persone e contestato 36 violazioni
amministrative, per complessivi 60mila euro circa di sanzioni
elevate. Un'azione importante, volta a garantire il rispetto
delle norme ambientali che, a loro volta, contribuiscono a
contenere gli effetti negativi dell'inquinamento". Lo ha comunicato l'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente
Fabio Scoccimarro illustrando il bilancio delle operazioni svolte
nell'ultimo anno dal Nucleo operativo per l'attività di vigilanza
ambientale, organo del Corpo forestale regionale che da settembre
2022 è incluso nelle competenze della Direzione centrale difesa
dell'ambiente, energia e sviluppo sostenibile. Come evidenziato dall'esponente della Giunta, i controlli
effettuati sono stati rivolti principalmente agli impianti di
recupero e smaltimento e trasporto dei rifiuti, con particolare
riguardo a quelli provenienti da attività edilizia. "Le verifiche
- ha constatato Scoccimarro - hanno fatto emergere che,
nonostante la normativa concernente le modalità di trasporto dei
rifiuti sia in vigore da oltre 25 anni, risultano ancora troppe
le violazioni che quotidianamente vengono rilevate, specie per la
mancata iscrizione (obbligatoria) all'Albo nazionale gestori
ambientali e al mancato conferimento dei rifiuti negli impianti
autorizzati per il loro recupero o smaltimento. Il messaggio deve
essere chiaro: chi opera nell'illegalità (non si dota delle
necessarie autorizzazioni o iscrizioni, non compila i documenti
necessari, non si avvale di operatori certificati) arreca un
pesante danno all'ambiente e la gestione non in sicurezza di
rifiuti pericolosi incide negativamente su di esso in senso
stretto, ma anche sulla salute dei cittadini". Oltre ai controlli sul trasporto rifiuti, Noava, collaborando in
maniera trasversale con i diversi servizi della Direzione
ambiente e con varie Polizie locali del territorio e altri
organismi di vigilanza territoriali, ha ispezionato numerosi
impianti autorizzati per l'attività di compostaggio e recupero di
rifiuti plastici e ferrosi. "Attività di verifica - ha spiegato
l'assessore - che è stata estesa anche alle aree industriali o
artigianali dismesse volta all'individuazione di capannoni in
stato di abbandono, troppo spesso utilizzati impropriamente come
discariche o luoghi di stoccaggio di rifiuti non autorizzati di
ignota origine e provenienza". La collaborazione con i diversi organismi di vigilanza
territoriali e autorità locali ha interessato anche le verifiche
sullo stato di conservazione delle coperture in eternit dei
capannoni industriali, segnalando a chi di competenza eventuali
anomalie e necessità di messa in sicurezza. Nel corso delle attività ispettive le violazioni più comuni hanno
riguardato: il mancato adempimento delle prescrizioni contenute
nelle autorizzazioni; l'errata tenuta dei documenti necessari a
garantire la tracciabilità dei rifiuti e l'eventuale corretta
trasformazione in materiali riutilizzabili; il mancato rispetto
delle norme sulle emissioni in atmosfera; l'irregolare gestione
degli effluenti di allevamento.
ARC/PAU/al
Personale Noava impegnato in controlli su strada
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