Trieste, 13 ago - "Nell'ultimo anno la Ferriera di Servola è
stata soggetta a cinque sanzioni, una diffida e un avvio di
procedimento di diffida".
Lo rende noto l'assessore a Difesa dell'Ambiente, Energia e
Sviluppo sostenibile del Friuli Venezia Giulia, Fabio
Scoccimarro, sulla base dei dati di Regione e Agenzia regionale
per la protezione dell'ambiente (Arpa Fvg), la quale oggi ha
pubblicato la relazione dell'ultima visita ispettiva ordinaria,
che contiene anche le relazioni sugli ultimi tre episodi
recentemente verificatisi nello stabilimento siderurgico".
Scoccimarro ha spiegato che si tratta di un'azione che vuole
garantire "la doverosa trasparenza e per dare risposte ai
cittadini che, soprattutto a luglio, hanno inviato segnalazioni e
richieste di chiarimento in merito alle azioni intraprese dalla
Regione nei confronti della Siderurgica Triestina. La linea
d'azione della Giunta è cambiata radicalmente rispetto alla
precedente Amministrazione: lavoriamo per riconvertire l'area a
caldo, dialogando in maniera costruttiva con il cavaliere
Giovanni Arvedi per riuscire garantire il livello occupazionale e
non danneggiare o azzerare gli investimenti industriali
sollecitati dalla passata Giunta regionale, ma parallelamente
Regione e Arpa intervengono puntualmente, secondo quanto previsto
dalla legge, nel caso di problematiche ambientali che riguardino
la Ferriera".
In merito ai tre episodi evidenziati dalla relazione dell'Arpa,
l'assessore Fvg evidenzia che "saranno avviati provvedimenti
sanzionatori e diffide e verranno valutate anche nuove
prescrizioni all'autorizzazione integrata ambientale (Aia)".
Per l'incidente del 31 maggio, quando ha preso fuoco il nastro a
servizio dell'agglomerato che ha prodotto un'alta colonna di fumo
nero, l'azienda ha già provveduto alla sostituzione del sistema
in tessuto resistente ai surriscaldamenti con un nastro in
metallo che non può incendiarsi.
"Sanzioni - assicura Scoccimarro - deriveranno invece dalle
polveri rosse che si sono sollevate l'11 e il 31 luglio,
rispettivamente per la gestione irregolare del caricamento
dell'altoforno e la non corretta gestione del nuovo filtro a
maniche dell'agglomerato. Per la gestione del caricamento del
minerale seguirà anche una diffida e una nuova prescrizione Aia,
mentre per il secondo episodio la società dovrà predisporre in
tempi brevissimi una nuova procedura operativa".
"Dal mio insediamento nel maggio 2018 - spiega ancora l'assessore
regionale alla Difesa dell'Ambiente - sono state comminate 5
sanzioni amministrative sulle 14 dal rilascio dell'Aia avvenuto
nel 2014 ,una diffida e un avvio di procedimento di diffida,
oltre alla nuova prescrizione Aia sulla gestione dei parchi
minerali e fossili".
"Per giungere a questi atti - sottolinea Scoccimarro - i
dirigenti devono accertare le cause, identificare i responsabili,
prescrivere i rimedi e poi appunto sanzionare. Si tratta di un
iter complesso e burocratico che stride con la percezione dei
cittadini ma che è necessario affinché le azioni intraprese non
siano vane o peggio ancora generino, a fronte di possibili
ricorsi, un costo per i contribuenti".
L'assessore ricorda quindi che "indipendentemente dalla trattiva
per la chiusura dell'area a caldo, la Regione e l'Arpa devono
effettuare degli approfondimenti su due aspetti: le fiaccole e le
acque di dilavamento".ù
Le fiaccole, per quanto scenografiche, sono indispensabili per
evitare conseguenze negative (infatti entrano in funzione in
situazioni di emergenza o quando la centrale elettrica ex Elettra
non è in grado di bruciare il surplus di gas prodotto dall'area a
caldo) ed è allo studio la predisposizione di una nuova
prescrizione che ne limiti l'utilizzo solo in casi straordinari e
non per eventi programmati.
Quanto alle acque di dilavamento, non solo quelle meteoriche, è
in corso l'iter di valutazione di piena adeguatezza e regolarità
della gestione degli scarichi che ne derivano per un'eventuale
nuova prescrizione Aia.
ARC/COM/Red
L'assessore regionale a Difesa dell'Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro
Foto Regione FVG