228mila euro a Fvg per progetto Interreg con altri quattro Paesi
Trieste, 30 nov - "L'integrazione dei criteri ambientali negli
appalti è un'opportunità di crescita per tutti i settori
economici e per il sistema imprenditoriale del territorio".
Lo ha affermato l'assessore all'Ambiente del Friuli Venezia
Giulia, Fabio Scoccimarro, partecipando all'incontro di avvio del
progetto di Green Public Procurement and sustainability Tools for
Resource Efficiency Mainstreaming (GPP-Stream) svoltosi a Trieste
e al quale hanno partecipato i rappresentanti di cinque Paesi
europei.
L'occasione è servita per avviare un confronto sul tema degli
appalti pubblici verdi sostenibili riguardanti l'acquisto di
servizi eco-innovativi ed efficienti e per la promozione di
economie di risorse più efficaci.
L'iniziativa comunitaria è inserita all'interno del terzo bando
del programma Interreg Europe 2014-20, che ha per capofila la
direzione centrale Ambiente ed Energia della Regione e avrà una
durata di 48 mesi. Per la sua attuazione, al Friuli Venezia
Giulia spetterà la somma di 228mila euro, derivante per 194 mila
euro dal Fondo europeo di sviluppo regionale e per 34 mila euro
dal cofinanziamento garantito dal Fondo di rotazione nazionale.
Partner del progetto, che ha un costo totale di oltre 1,4 milioni
di euro, saranno la Fondazione Ecosistemi, la Regione Lazio, il
ministero dell'Ambiente della Romania, la North-East Regional
Development Agency della Romania, il Comune di Gabrovo
(Bulgaria), il Centre for Sustainability and Economic Growt della
Bulgaria, l'Associazione dei comuni della Ribera Alta Region
della Spagna e l'Auvergne-Rhone-Alpes Energy Environment della
Francia.
Con gli appalti verdi le pubbliche amministrazioni, integrando i
criteri ambientali nei processi di acquisto, possono ricercare e
scegliere prodotti, servizi o soluzioni che abbiano il minore
impatto possibile sull'ambiente. Nel corso di questi ultimi anni,
in Italia e nell'Unione europea si è rafforzata la consapevolezza
che, grazie anche a questo strumento, si possa contribuire alle
esigenze di tutela dell'ambiente, fornendo anche un efficace
indirizzo per lo sviluppo della competitività del sistema
produttivo, favorendo peraltro risparmi (ad es. minori consumi
energetici) e una migliore gestione della spesa pubblica.
A livello nazionale, gli appalti verdi hanno avuto un forte
impulso da quando sono stati definiti i primi criteri ambientali
minimi (Cam) da inserire nei capitolati tecnici delle gare
d'appalto per l'acquisto di beni e servizi da parte delle
amministrazioni pubbliche. Il Friuli Venezia Giulia, da parte
sua, ha sviluppato un proprio piano di azione regionale per gli
acquisti verdi che gli consentirà di confrontare le proprie
esperienze con i partner del progetto. L'obiettivo comune è la
condivisione delle buone pratiche e il miglioramento delle
capacità di applicazione di questo strumento di buona
amministrazione.
"Orientare il potere di spesa della pubblica amministrazione
verso l'acquisto di prodotti e servizi a basso impatto ambientale
- ha spiegato Scoccimarro - consente di ottenere importanti
benefici diretti per l'ambiente e contribuisce a stimolare il
mercato di prodotti e servizi amici dell'ambiente.
"In questo senso - ha sottolineato l'assessore - l'integrazione
dei criteri ambientali negli appalti è anche un'opportunità di
crescita per tutti i settori economici e per il sistema
imprenditoriale del territorio. Inoltre - ha concluso Scoccimarro
- consente alla Regione di rappresentare un modello virtuoso per
le altre amministrazione e per le imprese e i consumatori
privati".
ARC/COM/al/fc
Fabio Scoccimarro, assessore regionale all'Ambiente
Foto Regione FVG