Trieste, 6 lug - "Lo sviluppo del Fondo sociale europeo può
essere paragonato a una maratona; nel suo lungo percorso, fino ad
oggi stati affrontati momenti di crisi che hanno obbligato a
modificarne l'approccio per dare risposte a un mutato contesto
sociale. Attuare le strategie e i programmi previsti dal Fse è un
grande atto di responsabilità, perché si tratta di uno strumento
essenziale in un mondo che sta subendo repentini cambiamenti dal
punto di vista sociale; la nuova programmazione può infatti dare
risposte a buona parte delle sfide che abbiamo davanti. Lavoro,
competenze avanzate, parità e inclusione sono le priorità del Pe
Fse+ che rappresentano tre sfide fondamentali: rilancio
dell'occupazione, diritto allo studio e alla formazione e
demografia".
È il pensiero espresso dall'assessore regionale al Lavoro,
formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia nel corso
della riunione del Comitato di sorveglianza del Fondo sociale
europeo, la prima che tratta insieme la programmazione 2014-20,
in fase di chiusura, e quella 2021-27 in corso di attuazione.
In merito alla programmazione 2014-20, durante la riunione è
stato evidenziato che in base ai rendiconti già pervenuti, ad
oggi è stata speso circa il 93% della dotazione e che una volta
completate le operazioni ancora in corso le risorse utilizzate
raggiungeranno i 288,7 milioni di euro complessivi. Per quanto
riguarda il settennato 2021-27, che ha una dotazione finanziaria
di 373.066.495 euro (di cui 149.226.598 di provenienza
comunitaria), ad oggi è stato programmato circa il 43% delle
risorse del programma regionale con l'avvio di tutti i 19
progetti previsti per il 2022 e di 11 dei 39 progetti del 2023.
L'assessore Rosolen ha rimarcato che "la Regione sta seguendo con
attenzione i cambiamenti in corso nella società, non solo per
quanto riguarda il tema demografico ma anche in merito al
cambiamento di approccio e visione delle persone ai principali
aspetti della vita, dalla famiglia al lavoro. La strategia del
Programma è articolata in raccordo con il Pnrr e si inserisce in
una visione unitaria della programmazione dei fondi europei,
nazionali e regionali, che sono strumenti fondamentali per
sviluppare e favorire il miglioramento del welfare territoriale
necessario ai nostri cittadini. L'impegno dell'Amministrazione
regionale non è infatti limitato solo ai tassi di occupazione e
alla percentuale di formazione, per quanto importanti essi siano,
ma è orientato a garantire risposte concrete alle necessità del
territorio e ad accompagnare le persone in percorsi fondamentali
come lo sviluppo delle competenze e l'inclusione".
ARC/MA/al