Lavoro: Rosolen, smart working in Fvg opportunità per territorio
Presentati studio realizzato con l'Agenzia Lavoro &
SviluppoImpresa e vademecum redatto con l'Università di Udine
Trieste, 13 feb - "Con questo studio offriamo un quadro reale
di quello che rappresenta il Lavoro agile in Friuli Venezia
Giulia attraverso dei dati che consentiranno di introdurre nuovi
interventi normativi, al fine di favorire uno strumento che
incide significativamente sulla qualità della vita e
dell'attività professionale, oltre che sulla sostenibilità
ambientale relativamente al tema dei trasporti. Inoltre abbiamo
anche realizzato un vademecum destinato ad aziende e lavoratori
per l'orientamento nella complessità delle leggi che regolano lo
smart working". Così l'assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen in occasione
della presentazione dell'analisi sul lavoro agile in Friuli
Venezia Giulia realizzata in collaborazione con l'Agenzia Lavoro
& SviluppoImpresa e di un vademecum per il Lavoro agile redatto
con l'Università di Udine . Come ha spiegato l'esponente della Giunta regionale, approfondire
i temi giuslavoristici e le necessità delle persone e delle
aziende in un momento come questo non è solo un atto di
attenzione, ma "di autentica lungimiranza rispetto a come sta
cambiando la società". Lo smart working, che ha rappresentato
nelle fasi più acute della pandemia una soluzione emergenziale,
si è poi rivelato un'opportunità per i temi della conciliazione e
dell'attrazione dei talenti, ricordando a tal riguardo come
proprio la regione Friuli Venezia Giulia sia stata selezionata
tra le 20 destinazioni mondiali per i cosiddetti nomadi digitali,
ovvero quei professionisti di alta fascia che scelgono il lavoro
da remoto. A proposito di quest'ultimo punto Rosolen ha fatto un passaggio
sul coworking e su come queste postazioni lavorative di
prossimità rappresentino una soluzione efficace che mantiene la
vicinanza al domicilio e al contempo offre degli ambienti idonei
allo svolgimento del proprio lavoro. E se al momento le realtà
territoriali più attrezzate relativamente al coworking sono
quelle dei capoluoghi delle ex province - in testa Pordenone con
la disponibilità 10 spazi - l'obiettivo più ravvicinato, come ha
rilevato l'assessore, proprio nell'ambito del progetto relativo
ai nomadi digitali "è quello di dotare una località
particolarmente attrattiva come la città di Grado di una
struttura per il coworking che aiuti a intercettare questo tipo
di professionisti nella nostra regione". Per quel che riguarda alcuni dati emersi dallo studio, Rosolen ha
ricordato come, in relazione al percorso casa-lavoro il 21 per
cento degli intervistati dichiari che la distanza tra il
domicilio e il luogo di lavoro rappresenti un elemento di
difficoltà. Il 67 per cento, sempre nello spostamento
casa-lavoro, si muove con la propria autovettura, mentre solo l'8
per cento con il bus urbano. In merito alla diffusione del lavoro
agile, la categoria dei servizi è quella che ha mantenuto dopo
l'emergenza pandemica una percentuale maggiore rispetto alle
altre con il 22 per cento. Il 54 per cento delle aziende in Fvg
ha agevolato il lavoro da remoto fornendo software e connessioni,
mentre una percentuale significativamente inferiore è intervenuta
sugli orari di lavoro e sulla formazione finalizzata al lavoro
agile. C'è infine la questione delle esigenze di cura in ambito
familiare: il 74 per cento ha affermato che con lo smart working
è riuscito a seguire meglio i propri figli, mentre il 63 per
cento ha risposto di aver offerto, grazie al lavoro agile, una
migliore assistenza a un parente anziano in condizioni di
fragilità.
ARC/GG/pph
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