Codroipo, 2 feb - "L'emergenza demografica e il fenomeno
migratorio sono stati spesso gestiti e circoscritti alle campagne
elettorali e per anni si è assistito ad un'inerzia politica. Si
tratta di temi che devono essere affrontati con il coinvolgimento
di tutti i portatori di interesse: una sfida che richiede
iniziative trasversali da mettere in campo su tutti i settori e
con la collaborazione di tutti gli attori del territorio che vada
oltre le prossime annualità".
Lo ha detto l'assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen
intervenendo durante l'assemblea di Confcooperative Fvg a
Codroipo, alla tavola rotonda che è seguita alla presentazione
della seconda edizione del progetto di ricerca "MutaMenti 2022.
Friuli Venezia Giulia e Veneto: la sindrome del piano inclinato",
voluto da Bcc Pordenonese e Monsile, con il supporto di
FondoSviluppo Fvg e curata da Daniele Marini professore di
sociologia dei processi economici all'Università di Padova.
Un'analisi completa, dall'economia alla demografia,
dall'occupazione alla crescita, dall'istruzione ai flussi
migratori, che intende essere uno strumento utile a quanti il
territorio lo vivono e contribuiscono a farlo vivere.
"L'emergenza demografica incide su molti aspetti della nostra
vita - ha detto Rosolen -: dal punto di vista previdenziale,
scolastico, occupazionale e dei servizi alla persona. Accanto a
questo tema vi è quello migratorio dove è mancata una politica
capace di controllare e gestire arrivi e permanenza collegandoli
alla collaborazione e alla crescita del territorio come avviene
in Germania, ad esempio. È necessario puntare su chi arriva nel
nostro Paese per vivere, lavorare e formarsi".
"Si tratta di una sfida - ha aggiunto l'assessore - che
l'Amministrazione regionale considera centrale per il nostro
territorio. I cosiddetti Paesi giovani, in espansione, che
presentano livelli di preparazione e formazione alti sono quelli
dell'Est Europa: dobbiamo osservarli con attenzione non solo per
l'esigenza di manodopera di cui abbiamo bisogno ma per rendere
sempre più attrattivo un sistema regionale che deve essere in
grado di mantenere sul territorio i giovani".
Rosolen ha poi evidenziato rispetto ai molti dati presentati,
come il Friuli Venezia Giulia sia una delle poche regioni in cui
è migliorato il gap tra occupazione femminile e maschile, frutto
anche delle importanti risorse immesse dalla Regione nel sistema
e incrementate rispetto al 2018 per favorire famiglia,
istruzione, occupazione.
"In questi anni abbiamo voluto dare un'impostazione - ha concluso
Rosolen - costruendo una rete integrata rispetto ai servizi
legati al lavoro, ai percorsi di formazione, al sistema
dell'istruzione, alla famiglia, incentrata sulla consapevolezza
che senza l'uno l'altro non c'è. Un patto rilevante per crescita
e sviluppo riguarda quello con il tessuto economico e produttivo:
l'alleanza con le aziende non deve venire meno anche sul fronte
formativo".
Da un lato Rosolen ha quindi ricordato il superamento di una
metodologia praticata nel passato con cui venivano attivati
percorsi di formazione all'interno di politiche attive sul lavoro
senza un monitoraggio a monte delle reali possibilità di
impiegare chi usciva da quei percorsi formativi, dall'altro la
necessità delle aziende di investire sul capitale umano, "un
patto importante su cui basare l'alleanza tra la politica e i
portatori di interesse per un coordinamento costante fra
politiche e territorio".
ARC/LP/ma
L'assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen alla tavola rotonda durante l'assemblea di Confcooperative Fvg, oggi a Codroipo.