Formazione: Rosolen, ok corso per qualificare badanti professionali
Trieste, 22 giu - "Formare gli assistenti familiari e validare
le competenze acquisite anche in esperienze professionali
pregresse significa da un lato garantire sicurezza gli anziani e
alle persone non autosufficienti, dall'altro migliorare la
qualità del lavoro di cura a domicilio".
Così l'assessore regionale alla Famiglia e alla Formazione
Alessia Rosolen ha spiegato l'approvazione da parte della Giunta
delle procedure di revisione e aggiornamento del Repertorio
regionale dei profili professionali con il quale è stata
introdotta la figura dell'assistente familiare domiciliare.
"Non si tratta di un intervento spot - ha rilevato l'assessore
regionale - ma di una misura che si inserisce all'interno di un
importante percorso di qualificazione del lavoro domestico e di
attenzione all'occupazione femminile. Garantire alle famiglie un
servizio che faciliti l'incontro tra domanda e offerta
qualificata di lavoro in ambito domestico significa permettere a
molte donne, su cui ricadono ancora oggi le funzioni di
caregiver, di conciliare tempi professionali e di cura dei propri
familiari. Rafforzare le competenze delle assistenti familiari,
vuol dire anche offrire a molte donne impiegate in questo settore
nuovi e molteplici strumenti spendibili in un mercato del lavoro
che si presenta oggi molto dinamico".
"Si tratta di un provvedimento semplice ed efficace - ha
evidenziato Rosolen - capace di rispondere in primo luogo alle
esigenze reali delle donne che si dedicano a questo mestiere, sia
in termini di qualificazione lavorativa che di integrazione; in
seconda battuta, è una risposta alle famiglie che pretendono
sempre più professionalità e affidabilità dalle persone che
condividono la quotidianità con un loro congiunto".
La Giunta regionale, su proposta dell'assessore, ha così
approvato il profilo professionale e formativo dell'assistente
familiare, cioè un operatore che si prende cura delle persone con
diversi livelli di auto-sufficienza, contribuendo a promuoverne
l'autonomia e il benessere psico-fisico, in funzione dei bisogni
e del suo contesto di riferimento. Non solo pulizia della casa o
cura per l'igiene della persona, ma riconoscere le esigenze
dell'assistito, avere competenze nutrizionali, sapersi muovere
nella rete dei servizi alla persona per garantire il disbrigo di
pratiche quotidiane.
"Chi vorrà acquisire tale qualificazione e il conseguente
attestato - ha reso noto Rosolen - dovrà frequentare un corso che
sarà realizzato dagli enti regionali di formazione entro
l'autunno. Come secondo passaggio e per accorciare il percorso
formativo, le assistenti familiari potranno ottenere una
certificazione delle capacità e delle conoscenze acquisite in
precedenti esperienze lavorative attraverso un percorso di
ricostruzione e valutazione di tali esperienze".
ARC/Com/pph/al
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