Udine, 22 gen - "C'è una nuova importante opportunità per
sviluppare il territorio della nostra regione tramite progetti
culturali legati alla rigenerazione di luoghi abbandonati o
dismessi ma comunque suggestivi, per spazi destinati a migliorare
la qualità della vita dei cittadini del Friuli Venezia Giulia,
già tra le prime in Italia: lo strumento è un bando regionale con
una disponibilità finanziaria notevole, di quasi 6 milioni di
euro. La proposta, che destina ai singoli progetti una cifra
compresa tra i 100mila e i 200mila euro, impiega anche fondi
comunitari. Va ricordato, a tal proposito, che la nostra è la
Regione italiana che ha la maggiore capacità di spesa per le
risorse messe a disposizione dall'Unione Europea e che la cultura
rappresenta uno strumento d'eccellenza per vivere meglio".
Lo ha sottolineato il vicegovernatore e assessore alla Cultura
del Friuli Venezia Giulia, Mario Anzil, che stamani è
intervenuto, nell'auditorium Antonio Comelli, nella sede di Udine
della Regione, a "Infoday, bando PrFesr, tipologia di intervento
D6.1.1". La mattinata di approfondimento è stata promossa dalla
Regione sul tema degli "incentivi per lo sviluppo di progetti
volti a valorizzare il ruolo che i musei, le collezioni
artistico-culturali e altri prodotti culturali possono svolgere
come attori dello sviluppo locale - Sovvenzioni per progetti di
rigenerazione e riattivazione di luoghi e spazi culturali
pubblici e privati".
"Fondamentale - ha aggiunto, poi, Anzil - anche in questo
comparto è la sinergia tra pubblico, privato e la Regione. Il
mondo della cultura è fatto da grandi e da piccole realtà che
devono operare insieme. Impiegando importanti risorse, la Regione
si propone di essere volano per un nuovo rinascimento culturale.
Per passare dal pensiero all'azione è necessaria l'attività di
tantissimi soggetti privati che sono sia operatori culturali -
che lavorano e vivono quindi nel mondo della cultura -, ma che
possono anche essere grandi mecenati: questi ultimi, riconoscendo
il ruolo che lo specifico settore svolge a favore della loro
immagine e di quella dell'impresa, partecipano economicamente, e
con l'impiego di risorse non solo economiche, al progetto
generale di rinascita culturale che è fine della nostra visione".
Nel sottolineare come la cultura promuova lo sviluppo del
territorio a 360 gradi, e come la Regione Friuli Venezia Giulia
sia quella che in Italia investe di più in questo comparto,
l'esponente dell'Esecutivo ha ricordato l'importante appuntamento
con Gorizia-Nova Gorica Capitale europea della cultura 2025: "Una
straordinaria opportunità per far conoscere la valenza, lo
spessore storico e la grande ricchezza del nostro territorio".
Anzil ha aggiunto, infine, come "in accordo con il Comune di
Pordenone, stiamo immaginando di candidare questo capoluogo del
Friuli Occidentale a capitale italiana della cultura nel 2027. Se
ciò dovesse andare a buon fine, con Go!25 sarebbe un binomio
senza precedenti, che davvero andrebbe a testimoniare come la
nostra regione sia la bandiera della cultura in Europa".
Partendo dal presupposto che la cultura può contribuire in modo
significativo all'integrazione e all'inclusione sociale,
all'innovazione e al benessere delle comunità, il bando
presentato stamani intende agevolare la realizzazione di progetti
di rigenerazione e riattivazione dei luoghi della cultura e altri
spazi pubblici e privati dismessi, o che si trovano in stato di
sotto-utilizzo, degrado o abbandono, trasformandoli in centri o
spazi culturali e artistici realizzando in essi iniziative in
campo culturale e creativo, con finalità di inclusione e di
innovazione sociale.
Sono ammissibili i progetti realizzati sul territorio regionale
finalizzati a rigenerare e riattivare: i luoghi della cultura
(musei, biblioteche, pinacoteche, gallerie, luoghi espositivi,
archivi, immobili che presentano interesse artistico, storico,
archeologico e culturale, le ville, parchi e giardini di
interesse artistico o storico, le pubbliche piazze, vie, strade e
altri di interesse artistico o storico) e i luoghi e spazi
pubblici e privati dismessi, in stato di sottoutilizzo, degrado o
abbandono, da destinare a usi e fini culturali collettivi,
trasformandoli in centri culturali ed artistici.
Le domande vanno presentate entro le 16 del 22 febbraio 2024,
esclusivamente per via telematica, tramite il sistema online
dedicato.
ARC/PT/al
Il vicegovernatore Mario Anzil all'incontro per la presentazione del bando