Imrf ottiene accreditamento internazionale; gestirà 36 posti di
riabilitazione a Gemona
Udine, 14 mar - "L'Istituto di medicina fisica e riabilitativa
'Gervasutta' di Udine è un esempio di eccellenza nella risposta
di salute, grazie alla competenza multidisciplinare che i suoi
professionisti sono in grado di mettere in campo; è una squadra
unita, che lavora al di là delle competenze. L'ottima reputazione
di questo istituto è sotto gli occhi di tutti, lo dico
orgogliosamente. Nato con grande senso di lungimiranza nel 1905
come ospedale per malati infettivi, è stato ideato come struttura
non concentrata con le acuzie. Poi divenuto Centro regionale per
traumi cerebrali e disordini neuropsicologici acquisiti e, nel
2014, Centro regionale di terzo livello, oggi si vede
riconosciuto un importante accreditamento per la sicurezza dei
pazienti da un organo internazionale. Un risultato eccellente che
vogliamo ottenere anche in altri istituti della nostra regione:
stiamo già lavorando in questo senso".
Lo ha detto il vicegovernatore della Regione con delega alla
Salute Riccardo Riccardi questa mattina, a Udine, durante la
presentazione dell'accreditamento dell'Imrf Gervasutta da parte
della Jci, la Joint commission international, per la sicurezza
contro le cadute. Jci è un'organizzazione senza fini di lucro che
opera in tutto il mondo, collaborando con ospedali, cliniche,
centri medici accademici, sistemi e agenzie sanitarie, ministeri
e università per promuovere standard di cura rigorosi e fornire
soluzioni per raggiungere la massima qualità delle prestazioni.
Il Gervasutta è l'unica struttura pubblica in Italia ad avere
ottenuto questa certificazione.
"È fondamentale la virtuosa operatività di una struttura che
viene prima dell'acuzie e dopo l'acuzie, come il 'Gervasutta' -
ha detto Riccardi -. Con modelli specifici come questo,
soprattutto sull'attività riabilitativa, che non trovino spazio
dentro a strutture di risposta per acuti, e con la
moltiplicazione di 'occasioni' fuori dall'acuzie, sosteniamo il
sistema con cure sempre migliori, con sostenibilità e
appropriatezza importanti. Il bisogno di salute non finisce
quando finisce un "pezzo" di una competenza, ma quando quella
parte di competenza consegna al successivo attore il percorso che
deve garantire. La salute non è un bisogno di sola sanità".
"Ci sono poi altri aspetti portanti da sottolineare
dell'esperienza del 'Gervasutta': i progetti e le iniziative che
vengono realizzate fuori dal perimetro propriamente sanitario e
le relazioni con le persone che vivono attorno al paziente, col
coinvolgimento dei familiari, di associazioni e cittadini;
attorno a questi due pilastri si vince la sfida - ha detto ancora
il vicegovernatore -. Nessuno ha regalato alcunché ai
professionisti dell'Imfr, che ringrazio: l'accreditamento
internazionale ottenuto, con alti indicatori, certifica l'elevata
qualità del loro lavoro e della struttura per la quale operano, a
favore di tutto il Fvg, con una significativa capacità di
attrazione da fuori regione".
A illustrare il percorso dell'accreditamento è stato il direttore
dell'Infr, Luca Lattuada, alla presenza di diversi professionisti
dell'Istituto e del direttore generale dell'Azienda sanitaria
universitaria Friuli centrale, Denis Caporale che hanno ricordato
come, durante l'emergenza pandemica, il "Gervasutta" sia stato
capace, in sole 24 ore, di riconvertire un'area della struttura
in Rsa Covid.
Grazie a un team multidisciplinare, l'istituto ha realizzato
anche un orto riabilitativo; si occupa di riabilitazione
"occupazionale-domestica" prima del rientro a casa e ospita un
laboratorio della Sissa. L'Infr si occuperà, infine nel presidio
ospedaliero di Gemona del Friuli, dei nuovi 16 posti letto
previsti alla Regione per la riabilitazione cardiologica e dei 16
previsti per la riabilitazione neurologica.
ARC/PT/al
Una fase della consegna dell'ambito riconoscimento al Gervasutta di Udine, alla presenza del vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi